
Casa e ospedale per la comunità Persiani a spada tratta sul progetto
di Alfredo Marchetti
"Riuscire ad avere i finanziamenti del Pnrr è stata un’occasione più unica che rara. Una serie di circostanze favorevoli che si sono incardinate e ci hanno permesso di avere un progetto unico per la nostra città". Non usa mezzi termini l’ex sindaco Francesco Persiani, presente ieri pomeriggio al teatro dei Fratelli cristiani per parlare di sanità locale grazie al convegno di Forza Italia. Con lui l’onorevole Chiara Tenerini, il responsabile Fi Matteo Bertucci, il delegato comunale Pier Giuseppe Cagetti. Persiani ha raccontato le tappe che hanno portato alla scelta del luogo, difeso dallo stesso ex primo cittadino, oltre ai finanziamenti che sono riusciti ad arrivare in città grazie al lavoro svolto dalla precedente amministrazione.
"Inizialmente – spiega al pubblico presente – avevamo studiato il luogo retrostante la Rsa Pelù per la realizzazione di una casa di Comunità, ma emergeva il problema di andare a intaccare un ’polmone verde’ della città. Allora abbiamo pensato di riqualificare l’ex ospedale, come avevamo detto nel 2018 in campagna elettorale, ma emerse che servivano 25 milioni di euro. Nel 2021 è arrivata fortunatamente la ’tempesta perfetta’: c’era già in piedi la volontà della Regione con un milione e mezzo di euro per acquistare l’area, Ferrovie era intenzionata a venderla. Inoltre dovevamo fare presto, bisognava presentare il progetto in tempi stretti. In Regione mi sono battuto per avere più dei 6 milioni che ci avevano destinato, arrivando a strapparne 11. Gli ostacoli sono stati molti, come le paure di Regione e Asl che il terreno fosse contaminato o che il passaggio dei treni infastidisse i futuri pazienti. I tecnici hanno tolto ogni dubbio. Abbiamo perfino realizzato una variazione di bilancio per acquistare l’area da dare in comodato all’Asl... insomma, le abbiamo fatte tutte per avere un progetto che diventerà basilare per la salute del nostro territorio, non solo massese. La casa e l’ospedale di Comunità, che dovranno essere concluse entro il giugno 2026, andranno a potenziare le cure intermedie con 20 posti letto. Si aggiungeranno alle altre eccellenze sanitarie del nostro territorio. Con Noa e Opa che sono determinanti per la nostra salute. Siamo vicini al personale medico che ha dimostrato tutta la sua eccellenza durante la pandemia e sta andando avanti con turni massacranti: la prossima tappa sarà sostenerli e lottare per loro".