"Casa Ascoli, con i commissari il debito è aumentato ancora"

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"Il debito di Casa Ascoli è aumentato durante la gestione del commissario Alessandro Pezzoli e del sub commissario Massimo Tognocchi invece di essere risanato: una gestione fallimentare e da circa 3 milioni di debito ora ce ne troviamo 4 milioni e 800mila". Lo sostiene il consigliere di maggioranza del gruppo misto, Antonio Cofrancesco, che denuncia ancora una volta quanto a suo dire sta accadendo nell’azienda per i servizi alla persona interamente partecipata dal Comune di Massa e chiede una commissione d’inchiesta. Sia il commissario che il sub commissario, anche direttore, hanno concluso il loro mandato ma per Cofrancesco si è trattato di un periodo disastroso.

"Un fallimento per l’intero sistema, erano stati esclusi dalla nomina professionisti che avevano sanato in poco tempo grosse situazioni debitorie in altri contesti pubblici, per nominare commissario un professionista in campo privatistico non pubblico". Scelte "scellerate", dice il consigliere, che si "ripercuotono anche su altre strutture dove ora a pagare le conseguenze sono i lavoratori delle cooperative che da tre mesi ricevono solo acconti. L’ultimo bilancio di previsione porta la data del 18 aprile 2018, approvato contestualmente al bilancio consuntivo 2017, e a oggi ci troviamo a discutere su un bilancio consuntivo 2020 approvato e pubblicato il 31 dicembre 2021 e su questo esercizio manca il bilancio di previsione". Debiti e ‘buchi’ di bilancio rispetto ai quali il consigliere invita l’amministrazione a intervenire e a "costituirsi contro tutti coloro che si sono susseguiti negli anni nella gestione della struttura e che hanno provocato questo enorme debito in capo a Casa Ascoli". Il consigliere quindi invita il presidente Giancarlo Casotti "a riferire su quanto riscontrato dopo la gestione del commissario e del sub commissario. Se ci sono state negligenze, queste vanno denunciate pubblicamente".