C’è anche un po’ di Carrara nella storia prestigiosa del Gabinetto scientifico letterario G.P. Vieusseux, fondato a Firenze nel 1819 dal mercante ginevrino Giovan Pietro Vieusseux. Nel corso del secolo, il Gabinetto fu uno dei principali tramiti tra la cultura italiana e quella europea, e un centro fra i più attivi per il Risorgimento d’Italia. A legare la storia di Carrara al Gabinetto Vieusseux è la figura di Emanuele Repetti, a cui è anche intitolato il liceo classico cittadino. Geografo, storico e naturalista, nato nel 1776 nella nostra città, è ricordato in particolare per la sua opera più famosa, elaborata a partire dal 1830: il Dizionario geografico fisico storico della Toscana. Un’opera che doveva descrivere la storia naturale e civile di ogni paese della Toscana attraverso viaggi ed escursioni da lui compiuti per raccogliere una grandissima quantità di materiale. Pochi anni prima Repetti aveva anche preso parte con lo stesso Vieusseux e altri alla nascita in Firenze della ‘Società di geografia, statistica e storia Naturale Patria’. Repetti morì a Firenze nel 1852 e le sue spoglie furono tumulate nei sotterranei della Basilica di San Lorenzo, come attesta in una lapide nel chiostro.
Il Gabinetto Vieusseux in quegli anni era un luogo di incontro e di confronto per la cultura internazionale, e insieme a letterati italiani come Leopardi o Manzoni ne furono frequentatori personaggi internazionali come Stendhal, Arthur Schopenhauer, Mark Twain, Fëdor Dostoevskij, Henry James, André Gide. Il legame fra Repetti e il Gabinetto Vieusseux sarà al centro di un evento il 22 marzo alle 17.30 a Palazzo Binelli di Carrara. ‘Carrara al Vieusseux. Emanuele Repetti – Uno scienziato toscano di primo Ottocento’, il titolo dell’incontro organizzato da Gabinetto Vieusseux e Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. Interverranno Enrico Isoppi, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Riccardo Nencini, presidente Gabinetto Vieusseux e Alessandro Volpi, docente di Storia contemporanea alla Università di Pisa, che svilupperà il tema dell’incontro. Modera Luisa Passeggia, docente di Storia dell’arte.