"Carrara non è attrattiva, mancano idee"

La blogger Alessandroni analizza i punti deboli del programma natalizio: "Un disordinato mix di eventi senza alcuna risonanza"

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La pagina social ‘Discovercarrara’ creata da Silvia Helene Alessandroni per promuovere il territorio carrarese ha da poco superato i 3.500 followers. Da grande appassionata della città Silvia racconta nei suoi post le realtà che fanno bella Carrara, dalle botteghe d’arte a quelle di scultura, senza dimenticare le meraviglie del panorama e tutte le opere d’arte. Silvia ha deciso di intervenire sulla questione Natale in città cercando di illustrare quelli che secondo lei sono i punti deboli del programma natalizio: "Una polemica contro le luminarie è sterile, verissimo – scrive – e i fatti vanno analizzati in altro modo. Il malcontento è dato da ciò che è sotto agli occhi di tutti, un drastico calo di presenze sul territorio comunale in questo periodo pre festivo, unico spiraglio per i commercianti verso mesi più duri. Le cittadine limitrofe si vestono a festa e programmano eventi con grande risonanza ma l’erba del vicino non è sempre più verde, semplicemente il vicino si organizza. A Carrara viene meno la sponsorizzazione di eventi, che magari si sarebbero potuti rivelare interessanti. Non si trova infatti un programma cartaceo in nessun esercizio commerciale e la sponsorizzazione social è scarsa, l’informazione arriva tardivamente, quando è accessibile. La stessa rimane comunque a Carrara, non vi è eco altrove, non si attirano visitatori da fuori zona, basti notare la presenza di cartelloni pubblicitari di altre cittadine a Carrara mentre il contrario non esiste. Si è tornati ad utilizzate una vecchia pagina social avviata dalla precedente amministrazione, o i vari assessori che pubblicizzano gli eventi sui propri profili. L’idea delle fiabe avrebbe potuto essere interessante ma manca un filo conduttore, sia a livello luminarie (3 grosse installazioni con poco o nulla intorno) sia per quanto riguarda gli eventi, che spesso nulla hanno a che vedere con il tema".

"Il tutto risulta quindi semplicemente un disordinato pot-pourri che toglie risonanza anche a quelle iniziative di indubbio valore. È stata delegata l’organizzazione alle varie associazioni, che si mobilitano con coraggio sul territorio senza però una guida dal palazzo. Il divario Carrara centro e Marina dipende, a mio modesto parere, da un commercio più vivo e giovane sul litorale, risultati migliori sono da imputarsi solo agli sforzi dei commercianti, meno sconfortati di quelli di un centro spopolato, più sporco e buio. Fuori luogo e offensive verso i cittadini le uscite di alcuni amministratori riguardo le critiche ricevute. È stata investita una somma per il periodo (120mila euro) e credo che il cittadino abbia sempre il diritto di sapere come siano stati spesi i soldi pubblici, oltre a poter dire la propria, in libertà e democrazia – chiude – senza per questo dover incorrere in insulti da parte di amministratori e sostenitori degli stessi che si ergono a ‘migliori’".

Alessandra Poggi