ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Carrara, la chemioterapia finirà al “Noa” di Massa. Lo ’spezzatino’ dei servizi sanitari

Ieri l’incontro fra amministrazione comunale, consiglieri e vertici dell’Asl sul futuro del monoblocco

Il monoblocco non potrà tornare a essere utilizzato prima del 2030

Carrara, 2 agosto 2023 – La chemioterapia finirà a Massa. Se qualcuno voleva mantenere i servizi intatti sul territorio comunale, adesso sa che oncologia sarà smembrata. La parte medica finirà al pronto soccorso del Monoblocco mentre quella terapica secondo la richiesta del primario Andrea Mambrini finirà al Noa. La presenza della rianimazione rende più sicura la terapia per i pazienti. Questa la motivazione degli specialisti. Intanto ieri a palazzo si è parlato diquesto e altro con i vertici dell’Asl, il direttore Giuliano Biselli e la responsabile Monica Guglielmi, la sindaca Serena Arrighi e i capigruppo consiliari che hanno preteso dall’Asl un chiaro piano a oggi non pervenuto. Nei dettagli i vertici di Asl sono entrati per quanto riguarda la tempistica della costruzione della nuova palazzina e del monoblocco. A tal proposito c’è già chi dice addio all’edificio di Monterosso che in sei mesi dovrà essere del tutto svuotato e che non vedrà una nuova apertura fino al 2030 con 10 milioni.

Nel frattempo i servizi saranno disseminati nei vari centri in attesa della realizzazione della nuova palazzina che al momento è allo studio di fattibilità. Nel 2024 partirà la gara per la progettazione esecutiva e definitiva e si prevede il taglio del nastro nel 2027 con 8 milioni di euro. "Basta rinvii e indecisioni, vogliamo chiarezza dall’Asl e garanzie sul mantenimento dei livelli di assistenza sanitaria – tuona la sindaca Arrighi –. Sono passati due mesi dall’ultimo verbale dei vigili del fuoco: non è possibile che dall’Asl non sia uscito un piano per la gestione dell’emergenza. Il monoblocco è una struttura che ha un altissimo valore per le prestazioni sanitarie e perché rappresenta un centro nevralgico con importanti ricadute economiche. Le prescrizioni necessitano di risposte rapide e operative, è arrivato il momento delle scelte e chi di dovere le deve prendere. Come sindaca, e come presidente della conferenza dei sindaci, il mio impegno è duplice: da un lato fare sì che il Monoblocco anche in questa fase di emergenza continui a vivere e a ospitare importanti prestazioni, dall’altro assicurarmi che, una volta conclusi i lavori necessari, tornino a Carrara tutti i servizi attuali. Sta dunque all’Asl prendere decisioni definitive con tempi certi. Non è più ammissibile sentire parlare ancora di ipotesi progettuali. Mi aspetto da Asl garanzie e un cronoprogramma anche per quanto la nuova struttura di Fossone. In quella che sarebbe dovuta essere una rsa saranno trasferite le cure intermedie, ma prima c’è da concludere un cantiere che definire infinito sarebbe riduttivo. Anche in questo caso l’Asl non è stata in grado di darci una data precisa sulla apertura della struttura. Un’incertezza che non è più accettabile". "Ho preteso – ha spiegato il consigliere dei 5 stelle Matteo Martinelli – che l’Asl ci consegnasse un piano chiaro e che metta nero su bianco tempi e modi di tutti gli interventi sanitari previsti in città".