
Marco Baudinelli
La macchina che dovrà guidare la candidatura di Massa Capitale della cultura 2028 è dunque in moto. La determinazione dei componenti del Comitato promotore, il cuore dell’iniziativa, è un punto a favore del progetto. Nel corso della riunione alle Terme di San Carlo hanno parlato dei progetti in nuce con grande partecipazione, segnalando tutti come la realtà culturale di Massa e della provincia potrebbe davvero aspirare alla assegnazione del titolo in una competizione che vede candidate agguerrite, tra cui altre due toscane: Fiesole e Colle Val d’Elsa. Francesca Nepori, che lascia l’Archivio di Stato di Massa per passare a dirigere quello di La Spezia, non si tira indietro, anzi raddoppia: "Il tesoro archivistico che possediamo permette di fare cultura a 360 gradi e metterlo a disposizione della città è il successo più bello. I documenti ci fanno un racconto dettagliato e preciso della nostra storia. E di chi è stato da noi: ci sono ad esempio le documentazioni sui viaggi fatti da Michelangelo per scegliere il marmo per le sue opere, un patrimonio mondiale".
Non meno entusiasta è Patrizia Radicchi, della Deputazione di Storia Patria delle Antiche Province Modenesi. "Il nostro campo d’azione – dice – è vasto e permette di tracciare una rotta che può essere molto interessante per tutti e di alto livello scientifico sia per quel che riguarda i monumenti sia per l’impatto umano e i protagonisti delle nostre vicende". Completa anche la disponibilità dell’Accademia delle Belle Arti di Carrara. "Faremo la nostra parte – dice il direttore, Marco Baudinelli – per esempio la gipsoteca può essere una base di lavoro molto importante".
Si muove anche la Diocesi di Massa-Carrara-Pontremoli. "Il fatto che il territorio su cui operiamo corrisponda a quello provinciale – sottolinea il responsabile per la Cultura, don Emanuele Borserini – non può che essere un vantaggio. La Chiesa metterà a disposizione i suoi musei e i suoi archivi nei quali sono conservati documenti di particolare rilievo". Per Vincenzo Genovese, responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale, la candidatura è più di una scommessa e il mondo dell’istruzione farà la sua parte, come d’altronde la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. "Noi ci siamo – afferma decisa la vice presidente Valentina Benassi – perché crediamo nelle potenzialità del territorio, di quello che offre e dell’interesse che si può creare a livello nazionale".
E in fondo su questo aspetto punta Walter Sandri, console del Touring Club: "Cultura e turismo devono camminare insieme e va sfatata quella diceria che con la cultura non si guadagna. Le esperienze degli ultimi anni dimostrano invece che è vero il contrario: le attività culturali, legate saldamente al territorio, possono generare ricavi importanti soprattutto se gestite con la sostenibilità ambientale, riscoprendo la natura che con la nostra provincia è stata particolarmente generosa".
Le idee sono molteplici, ora il Comitato promotore e quello Scientifico – che sarà affidato a Umberto Broccoli – dovranno stilare le priorità che finiranno nel dossier per redigere il quale è stata incaricata Irene Sanesi. Malaspina, castelli, musica, storia, arte, letteratura, teatro, enogastronomia, cammini, biodiversità, radici, tradizioni, folclore, scienza, salute, sport, accoglienza: sono tutti campi da esplorare e valorizzare. Il 25 settembre non è lontano; il sindaco di Massa Francesco Persiani, capofila di questa intesa con i Comuni della provincia, ci crede: "Possiamo vincere".