Canesi bacchetta il sindaco: "Carrara non ha fatto una bella figura con Jerevan"

"Gemellaggio con Jerevan, Carrara non ha fatto una bella figura". Ne è convinto Riccardo Canesi, ex deputato dei Verdi che lo scorso 8 ottobre aveva scritto al sindaco Francesco De Pasquale e alla senatrice Laura Bottici perché intervenissero "con il loro compagno di partito nonché Ministro degli Esteri, Luigi di Maio, a intervenire come mediatore nel conflitto tra azeri e armeni, considerato anche il fatto che Carrara, dal 1962, è gemellata con la capitale armena Jerevan". Un appello che però è andato nel vuoto. "Non ho ottenuto mai risposta – spiega Canesi –. Eppure il 22 ottobre Roberta Crudeli, capogruppo Pd, ha fatto protocollare una mozione che impegna sindaco e giunta ad intervenire sul Ministro degli Esteri e a chiedere al governo il riconoscimento dell’Artsakh.

Ai primi di novembre si tiene una riunione dei capigruppo in Comune (assente per giustificati motivi Roberta Crudeli) e la mozione non viene inserita all’odg del successivo Consiglio Comunale. Guarda caso, proprio qualche giorno prima, il 27 ottobre, erano arrivate in Comune una ventina di lettere, tutte uguali e senza firma, solo con i nomi di sedicenti componenti della comunità azera in Italia, che, con una imprecisa ricostruzione storica, esprimevano preoccupazione per un’eventuale approvazione della mozione. Il 9 novembre perveniva al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale una lettera ufficiale firmata dall’ambasciatore armeno in Italia, Tsovinar Hambardzumyan, nella quale si ringraziava il Comune dell’interessamento .

Stasera (ieri, ndr) ci sarà un Consiglio Comunale ma la mozione non è contemplata. In questo modo il Comune di Carrara ha abdicato ad un ruolo fondamentale previsto dal vincolo di gemellaggio, ma soprattutto da una legge superiore che si chiama umanità, di mostrare ai gemelli armeni, in difficoltà a causa di una guerra di aggressione, la nostra vicinanza. Anche le sole parole e i piccoli gesti formali possono essere importanti. Come carrarese, e come ex docente di una scuola italiana gemellata con una scuola armena, ne sono profondamente dispiaciuto e chiedo scusa agli amici e a tutto il popolo armeno".