
I tre escursionisti, originari di Pistoia, avevano trovato riparo al bivacco Fagianelli nel bosco di Bagnone. A dare l’allarme, facendo partire la catena dei soccorsi, le famiglie rimaste senza notizie.Poi il lieto fine .
Una notte di paura trascorsa al Bivacco Fagianelli nei boschi di Bagnone, bloccati dal rigonfiamento improvviso delle acque del torrente Redivalle, che ha impedito il ritorno all’auto parcheggiata al termine della strada sterrata. Per due ragazzi e una ragazza, tra i 25 e i 26 anni, residenti a Pistoia e arrivati di primo mattino in Lunigiana per un’escursione alla scenografica cascata. Sono stati momenti di trepidazione anche perché i telefonini non funzionavano per mancanza di copertura del segnale. Non avendo notizie le famiglie da casa hanno vissuto ore d’ansia e preoccupazione. Spesso in montagna si parte col sole e poi nel bel mezzo della camminata, il cielo si gonfia di nuvole nere minacciose che poi si scatenano.
L’allarme per il mancato rientro è stato lanciato poco dopo la mezzanotte alla stazione di Carrara del Soccorso alpino e speleologico toscano che si è mobilitata immediatamente assieme ai mezzi del 118, dei vigili del fuoco, dei carabinieri e del Cai. L’auto dei giovani è stata ritrovata facilmente in località Montale. Alla luce delle torce, i soccorritori hanno imboccato il sentiero Cai 122. Da quel punto il tempo per arrivare al bivacco è di 1 ora e mezzo, il percorso è segnalato per escursionisti esperti anche se non presenta particolari difficoltà. Ma il maltempo e il buio hanno ostacolato le operazioni di ricerca. E’ stato impossibile anche ai vigili del fuoco guadare il torrente gonfio di acqua. Occorreva attendere un miglioramento delle condizioni del tempo e verso le prime ore del mattino lo scenario meteo è cambiato rendendo possibile ad un squadra di soccorritori di raggiungere il bivacco dove erano in attesa i tre ragazzi che avevano utilizzato le attrezzature di cui è dotato il piccolo rifugio provvisto di fontana d’acqua, griglia, stufa e materassini gonfiabili.
Li hanno trovati infreddoliti, ma felici per un’avventura a lieto fine, da raccontare. E’ stata comunque una scelta obbligata e saggia quella di fermarsi al bivacco e attendere di essere soccorsi. E’ contento dell’epilogo il sindaco di Bagnone Giovanni Guastalli: "L’altra sera mi ha chiamato il comandante della stazione dei carabinieri per mettermi al corrente. I soccorsi non riuscivano più a contattarli anche perché in quelle località il segnale dei cellulari è difficoltoso. Le squadre di ricerca non riuscivano ad attraversare il torrente Redivalle per arrivare ai Fagianelli. Era stato questo il motivo per cui i ragazzi hanno dovuto per forza fermarsi al rifugio in attesa che le acque si ritirassero con il miglioramento delle condizioni meteo. Comunque stamattina sono riusciti a raggiungerli. Li hanno trovati, stavano tutti bene, e li hanno riaccompagnati alla loro auto".
Al ritorno a casa un vortice di abbracci e pacche sulle spalle: il buio sulla montagna è stato relegato nel cestino delle memoria.
N.B.