Black out, Enel arriva in elicottero Nuovi cavi per riportare l’elettricità

Interventi solo ieri per ripristinare la rete “abbattuta” dalla bufera di giovedì. Torna anche l’acqua

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Ci sono volute oltre 72 ore per superare l’emergenza dovuta al forte maltempo e riportare la situazione alla normalità, o quasi. Dal tardo pomeriggio di ieri i servizi essenziali dovrebbero essere tornati a regime su tutto il territorio provinciale, in particolare sulla montagna massese dove gli alberi abbattuti avevano tranciato tanti cavi della bassa tensione: niente luce in centinaia di case e decine di attività commerciali ma soprattutto niente corrente neppure alle pompe di sollevamento di Gaia che servono a portare l’acqua nelle case di diverse frazioni. Acqua che prima è mancata del tutto per un paio di giorni poi grazie a dei generatori alternativi è tornata ma solo a singhiozzo. Ieri due interventi essenziali di Enel che dovrebbero aver messo fine all’emergenza.

Ma non bastavano le squadre a terra: per sistemare la linea elettrica e riportare l’energia serviva pure il supporto di un elicottero. Operazioni complesse di ripristino definitivo impianti, che dovrebbero risolvere la problematica di alimentazione idrica sul territorio montano di Casette, Canevara, San Carlo, Altagnana, Forno ed una parte del centro cittadino. Doveva essere tesata di nuovo la linea elettrica, in pratica la stesa dei conduttori di una linea elettrica che alimenta l’acquedotto del Cartaro e Monte Brugiana con personale e-distribuzione e anche un’impresa appaltatrice specializzata, con supporto dell’elicottero per intervento dall’alto.

La seconda ‘tesatura’, come si chiama in gergo tecnico l’operazione, riguardava la linea che alimenta l’acquedotto in località Capannelle, stavolta senza elicottero ma comunque con personale e-distribuzione e di un’impresa specializzata. E-distribuzione, che per conto del gruppo Enel si occupa della distribuzione locale dell’energia, fa sapere che adesso tutte le interruzioni dovrebbero essere risolte, in parte con soluzioni provvisorie tramite generatori alternative o con il ripristino completo delle linee cadute. In particolare l’intervento sull’acquedotto richiedeva una programmazione complessa, con disalimentazione temporanea della rete e supporto via cielo dell’elicottero, con un preavviso minimo di 24 ore dato nella giornata di domenica.

Ieri pomeriggio era prevista infatti un’altra interruzione della linea elettrica per permettere i lavori di riallaccio e il gestore Gaia aveva informato della mancanza di acqua o cali di pressione dalle ore 15 a causa di un intervento di Enel sulla rete che determinerà un’interruzione dell’energia elettrica interessando il rilancio dal serbatoio di San Carlo al serbatoio di Tombara. Disservizio che doveva terminare, si spera per l’ultima volta, alle 20.30 e che interessava la frazione di Tombara.

Sopralluogo ieri mattina anche del sindaco di Massa, Francesco Persiani, assieme al prefetto Aprea, al vicario della Questura, Antonella Chiapparelli, e al presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, in località Capannelle ed all’impianto Gaia del Cartaro per verificare nuovamente lo stato dei luoghi e monitorare i lavori di Enel e di Gaia. Il primo cittadino auspica che dopo questa emergenza, che ha provocato una crisi totale dei servizi primari per migliaia di persone, "si possa iniziare a costruire un nuovo modello di gestione delle emergenze che coinvolga tutte le istituzioni, gli enti ed i soggetti che devono garantire una pronta ed efficace risposta alla cittadinanza in caso di emergenza".

Francesco Scolaro