REDAZIONE MASSA CARRARA

Biologi al lavoro nel Lago di Porta Accordo tra Comune e Università

Il Dipartimento di Biologia di Firenze studiera l’efficacia degli interventi per risolvere le criticità dell’area

Si rafforza la collaborazione fra Comune di Montignoso e Università di Firenze per il futuro del Lago di Porta. L’amministrazione sta stringendo un nuovo protocollo che coinvolgerà il Dipartimento di biologia per lo studio e la valorizzazione del patrimonio floristico dell’Area naturale protetta di interesse locale Lago di Porta. Le principali azioni previste sono i rilievi vegetazionali in campo, sia nell’ambito del lago che nei canali immediatamente limitrofi all’area protetta, la scelta di aree campione in cui effettuare interventi sperimentali finalizzati a verificare l’efficacia di metodi di gestione di fitocenosi di interesse conservazionistico, il supporto scientifico ad iniziative divulgative.

Dal punto di vista della diffusione dei risultati, Comune e dipartimento prevedono poi pubblicazioni sia scientifiche sia divulgative con una giornata pubblica di presentazione dei risultati. E’ un ulteriore passaggio nello studio della situazione del Lago di Porta che presenta da anni evidenti criticità e rispetto. Il Comune vuole approfondire la conoscenza degli aspetti botanici dell’area protetta, attraverso l’implementazione delle conoscenze naturalistiche della flora autoctona con particolare riferimento al canneto e agli interventi da attuare per la loro tutela e mantenimento in un buon stato di conservazione.

Lo stesso Dipartimento di biologia è interessato a implementare gli studi sul die-back, o arretramento, del canneto nelle zone umide, e in particolare a verificare l’efficacia di interventi sperimentali di sfalcio e rimozione lettiera, dai quali ricavare, se possibile, indicazioni di gestione. Una collaborazione scientifica che potrebbe dare risultati positivi per la salute del Lago. Le collaborazioni precedenti con l’Università di Firenze erano servite in particolare ad analizzare la situazione botanica e geochimica del lago, di acque, sedimenti, invasioni biologiche e regressione del canneto.

Grazie anche a un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, nel 2021, era stata affidata alla società Nemo Srl la redazione del piano di gestione del canneto, consegnato nell’estate del 2022 al Comune. Il Piano prevede due programmi di azione, per risultati a breve e lungo termine, con interventi sperimentali di sfalcio e rimozione lettiera su aree di limitata estensione su cui monitorare l’efficacia per programmare le successive fasi. Proprio su questo monitoraggio specifico e settoriale entra in campo anche il Dipartimento di biologia. FraSco