Beni estimati, avanti tutta. Interrogazione al Governo. Nardini: "Ora più equità"

Il Pd regionale e nazionale deciso a riproporre la legge sulle cave pubbliche. Scotto e Ceccarelli: "Solleciteremo il Parlamento a riprendere la norma".

Beni estimati, avanti tutta. Interrogazione al Governo. Nardini: "Ora più equità"

Beni estimati, avanti tutta. Interrogazione al Governo. Nardini: "Ora più equità"

Un’interrogazione parlamentare rimette la palla dei beni estimati al centro. L’onorevole del Pd Arturo Scotto ha deciso di riportare all’attenzione del parlamento la legge regionale che prevede l’abolizione delle cave private. "Dopo la vicenda di Report – spiega Scotto – ho presentato un’interrogazione per riprendere in mano il provvedimento. Stiamo lavorando con l’ufficio legislativo e i sindacati perché ci sia nelle Apuane un una svolta e un cambiamento percepibile. Stiamo parlando di beni pubblici per cui ci deve essere un’alta attenzione". Da Roma a Firenze il Pd è impegnato al recupero della legge che considera tutte le cave agri marmiferi, cioè patrimonio pubblico. "E’ venuto meno l’articolo 32, i beni estimati devono essere soggetti alle convenzioni". Il capogruppo del Pd in regione Vincenzo Ceccarelli ha manifestato ieri rivendicando "la necessità di sollecitare il Parlamento sull’equiparazione dei beni estimati agli agri marmiferi". Le parole di Franchi hanno creato una sommossa politica e riprendere il dibattito sul beni estimati, fermi in Parlamento dai tempi del Governo Renzi. Insieme a Ceccarelli gli esponenti del Pd regionale come l’assessore al Lavoro, Alessandra Nardini. "È vergognoso questo atteggiamento sprezzante e padronale da parte di chi, grazie alla fatica di quei lavoratori, ogni anno fa milioni di euro di profitti, cifre che non hanno eguali in altri settori e che non producono, però, un’adeguata ricaduta in termini occupazionali, tanto che la ricchezza è polarizzata nelle mani di pochi. In questi anni, si sono ridotti gli addetti in cava, mentre sono aumentati fatturati e utili, cosa che rende urgente affrontare il tema di una redistribuzione più equa della ricchezza, trattandosi di una attività che si esercita su un bene comune". Poi l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni. "Auspichiamo che questo moto di orgoglio possa innescare un cambiamento per promuovere una multiproduzione. Adesso c’è una monoproduzione che rende il territorio vittima di un ricatto occupazionale". Sul fattore lavoro si è poi concentrato il consigliere regionale Giacomo Bugliani. "Una manifestazione importante che ha raccolto una grande rappresentanza non solo di Carrara, per ribadire a gran voce il valore della dignità del lavoro e del rispetto tra datore e lavoratori. E importante che tutte le istituzioni siano state presenti e che la Regione abbia avuto una rappresentanza non solo a livello di assessori, ma anche di consiglieri". Sull’intervento normativo del Governo interviene poi l’assessore regionale Stefano Baccelli. "E’ ora di tornare a sollecitare Governo e Parlamento cui spetta il compito inderogabile di tradurre in legge la nostra proposta sui beni estimati a beneficio di cittadini e ambiente". Folta la presenza del Partito democratico alla manifestazione dal presidente del consiglio toscano Antonio Mazzeo, la segreteria di Carrara, Massa poi quella regionale, la delegazione de i Giovani Demi.

Patrik Pucciarelli