REDAZIONE MASSA CARRARA

Battolla, corsa contro il tempo Trattativa con il consorzio Zenit per salvare lo storico istituto

Confronto fiume tra sindacato e nuova proprietà: si cerca una soluzione per le 10 dipendenti. No all’aumento delle ore di lavoro con uguale stipendio. Spunta l’ipotesi licenziamenti .

Battolla, corsa contro il tempo Trattativa con il consorzio Zenit per salvare lo storico istituto

Corsa contro il tempo per salvare lo storico ‘Battolla’ di Massa, l’istituto cattolico più antico di Massa che compie 100 anni di vita: ancora una settimana di tempo per decidere il futuro delle 10 lavoratrici e una trattativa punto su punto che si proverà a chiudere già dal prossimo incontro fissato per lunedì mattina. Questo l’esito del confronto fiume e serrato che ieri ha messo faccia a faccia la segretaria della Flc Cgil di Massa Carrara, Isa Zanzanaini, e la nuova proprietà, il Consorzio Zenit, alla presenza dei rappresentanti dell’Istituto figlie di Maria Missionarie. Quest’ultimo, infatti, che già gestisce a Massa l’Università pontificia del Sacro Cuore, nei mesi scorsi ha acquisito il ramo di azienda della struttura di proprietà delle Suore figlie di Maria Missionarie, ma conosciuta da tutti con il nome ottocentesco di Battolla.

Una gestione passata di mano di fatto nel silenzio, senza alcun confronto sindacale che è stato ottenuto solo a seguito delle proteste delle lavoratrici e anche delle famiglie che hanno bambini iscritti alla scuola. Tutto rimandato di settimana in settimana fino allo choc post Ferragosto: la struttura da tempo non navigava in buone acque, e questo si sapeva, ma la ricetta proposta in prima battuta dal Consorzio Zenit era un pugno nello stomaco: far lavorare 14 ore in più la settimana le maestre per lo stesso stipendio, applicando loro un contratto da cooperativa sociale, del tutto avulso dal comparto scuola non statale e che non prevede neppure la figura del docente. Ieri, dopo il confronto aperto con la Cgil, sembra esserci un’inversione di rotta.

"La volontà espressa da entrambe le parti è di arrivare a una soluzione entro la fine del mese, soluzione che rispetti i diritti sindacali delle lavoratrici considerando quelle che sono le compatibilità economiche dell’azienda – prosegue Zanzanaini –. C’è l’impegno a verificare, conti alla mano, gli iscritti che ci sono, le entrate e le uscite, per individuare la soluzione più idonea. Al momento l’ipotesi potrebbe essere quella di alcuni eventuali licenziamenti ma concordati. Inoltre si dovrebbe andare alla conferma dell’attuale contratto sindacale. C’è ovviamente bisogno di tempo e c’è un calendario prefissato, che inizia con il primo incontro lunedì a Firenze. Finalmente – conclude la segretaria Flc Cgil – si è aperta una trattativa seria e rispettosa delle condizioni minime. Stiamo lavorando per salvare il Battolla". Al momento nell’istituto, oltre alle suore, lavorano 10 dipendenti mentre le due unità di personale a tempo determinato non rientrano nella casistica di tutela in caso di cessione di ramo d’azienda ma c’è comunque la speranza che vengano richiamati dalla cooperativa Zenit che ha preso in carico la gestione della “Battolla”.

Francesco Scolaro