
Bancarella Premio alla cultura che si assaggia
Il cibo è linguaggio ed emozione, segno costante nella scrittura d’autore. Ecco perché è nato il Premio Bancarella della Cucina dedicato ai libri della letteratura enogastronomica, che scendono in lizza a Pontremoli per fregiarsi dell’ambita fascetta che sta riscuotendo un grande successo. La manifestazione è nata nel 2006 per valorizzare civiltà e cultura della tavola e per divulgare e promuovere il ricco patrimonio enogastronomico che da sempre caratterizza il nostro paese. E’ un pool di giudici formato da giornalisti specializzati in enogastronomia e da librai a giudicare i volumi finalisti. La cerimonia di proclamazione si svolge domani alle 16.30 a Palazzo Dosi Magnavacca e sarà condotta dalla giornalista Silvia Grass.
La sestina finalista è composta dai libri “E’ nata prima la gallina...forse“ di Oscar Farinetti (Slowfood), “Eros e cucina“ di Flavio Pedrotti Moser (Reverdito), “Il cuoco dei Presidenti“ di Pietro Catzola (Solferino), “Il gelato tutto l’anno“ di Massimiliano Scotti (Mondadori), “La Boqueria e i mercati di Barcellona“ di Maria Teresa Di Marco (Guido Tommasi Editore), “Menu. Storie da gustare“ di Autori Vari, a cura di Maddalena Castegnaro Guidorizzi e Teo De Palma (Alessio Rega Les Flaneurs). Vicende che coinvolgono personaggi storici, da Garibaldi a Cesare, da Napoleone a Mbappé, da Manzoni a Socrate, da Kant a Kafka, come quelle del libro di Oscar Farinetti o le pietanze afrodisiache raccontate da Flavio Pedrotti Móser che sin da giovanissimo allieta e intrattiene gli amici introducendoli al gusto di Gargantua e Pantagruel. Poi la penna di Pietro Catzol, cuoco nato sulle navi che raggiunge addirittura la cucina del Quirinale dove vede alternarsi 5 presidenti: Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella. Mentre il libro di Massimiliano Scotti insegna ad avvicinare il gelato in modo nuovo. Avete mai provato dei tagliolini al guanciale con gelato al burro e salvia? Oppure un sorbetto al mango su carpaccio di pesce spada? Maria Teresa Di Marco ci fa conoscere la Boqueria, il mercato alimentare al coperto a Barcellona, situato lungo la Rambla. Un universo in cui immergersi e perdersi, un luogo privilegiato in cui è possibile trovare ogni cosa, vicina e lontana. Infine un libro in cui un folto gruppo di scrittori-scrittrici mette in scena l’infinita ricchezza simbolica del cibo e dei suoi riti. Piatti poveri, estrosi, surreali, esotici e raffinati si avvicendano davanti ai nostri occhi, declinati nei più vari generi letterari.
"Il Bancarella della Cucina - dice il professor Giuseppe Benelli, che cura l’evento - persegue il compito che si è preposto dalle sue origini: valorizzare e migliorare la conoscenza della tavola del Paese, in particolare di quella regionale e locale". Il notaio del Premio Sara Rivieri, spoglierà le schede con le preferenze espresse dai grandi elettori ed esperti del panorama gastronomico nazionale e decreterà il vincitore assoluto al quale verrà consegnato il "San Giovanni di Dio", protettore dei Librai, importante scultura di Umberto Piombino.
Natalino Benacci