
di Monica Leoncini
Un paese profondamente legato alla festa di Santa Croce. Una croce piena di sante reliquie arrivata da Gerusalemme, parte essenziale dell’identità dei bagnonesi. Per le due feste dedicate a Santa Croce, il 3 maggio per il ritrovamento e il 14 settembre per l’esaltazione, sono tanti i fedeli che arrivano in paese per venerarla. E il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’inserimento nello statuto comunale di un proemio che sancisca la devozione dei bagnonesi alla Santa Croce. "E’ la felice conclusione - spiega il sindaco Marconi (nella foto) - di un percorso di riflessione. Ringrazio la minoranza per l’attivo contributo, con la proposta originaria di Michele Olivieri". "Alla mia sollecitazione - aggiunge Olivieri - sindaco e presidente del consiglio hanno risposto di condividere la proposta di inserimento del proemio nella carta statuaria. L’assemblea ha messo nero su bianco dove intende ancorare l’identità culturale, storica e religiosa in uno statuto che aveva saltato il tema identitario di una comunità come la nostra, ricca di storia. La comunità bagnonese intende conservare una tradizione importante. Riconosciamo Santa Croce patrona principale del Comune di Bagnone, una croce simbolo della storia dell’Occidente che è avanzato con la croce di Cristo in mano". Nel proemio c’è la storia di Bagnone, e la storia della salvezza dal colera nel 1854, arrivata per intercessione della Croce. Il voto fatto nel 1856 prevedeva di indicare Santa Croce come patrona principale di Bagnone, ma gli eventi non consentirono di ufficializzare la decisione.