
Pietro Venturini e Fortunato Bigini, protagonisti del salvataggio in mare
Poveromo (Massa Carrara), 25 luglio 2022 - "Non ho fatto niente di straordinario, non mi sento un eroe". Guglielmo Bigini è già al lavoro. Nonostante abbia salvato una persona dalla furia delle onde, si è già rimesso a controllare la spiaggia. Anni di esperienza l’hanno abituato a intervenire quando il gioco si fa duro. "Sapessi quanti ne ho fatti di questi salvataggi: ho soltanto fatto il mio dovere". Un dovere certo, ma non scontato. Insieme al figlio Fortunato, entrambi bagnini allo stabilimento balneare Bigini, ieri mattina poco dopo le 11 si sono lanciati letteralmente in acqua a bordo del pattino per salvare un noto dentista massese rimasto in balìa della corrente e delle onde.
Dopo aver tentato inutilmente di raggiungere la battigia l’uomo, che si trovata nello specchio di mare tra lo stesso Bigini e il Jungla, ha iniziato a chiamare aiuto. Il recupero del bagnante in difficoltà è avvenuto grazie alla prontezza di Guglielmo, decano dei bagnini di Poveromo, che da solo è riuscito ad entrare in mare con il pattino di salvataggio e ha raggiunto l’uomo. Prima di lui un altro collega aveva tentato di raggiungere il noto professionista, ma la corrente era troppa. "Si è buttato in acqua – continua – per primo Pietro Venturini: ha provato a riportare a riva l’uomo con il baywatch, un salvagente professionale, ma la corrente era molta, c’erano onde e non risciva a tornare a riva. Niente di pericoloso, solo che l’uomo era entrato in acqua e non sapeva come tornare a riva. Siamo subito intervenuto e con mio figlio abbiamo raggiunto il bagnante. Bisogna stare attenti a quando ci sono le bandiere rosse issate, date retta ai consigli che vi diamo".
L’altro componente dell’impresa è il figlio Fortunato: "Abbiamo visto il tentativo di Pietro, ma le onde erano importanti, non riuscivano a liberarsi dalla corrente e quindi abbiamo deciso di intervenire. In una manciata di minuti, grazie anche al pattino, ce l’abbiamo fatta. Pietro è stato il primo a raggiungerlo, noi abbiamo soltanto coadiuvato le successive operazioni".
"Questo – prosegue nel racconto – si tratta del primo salvataggio in mare di quest’anno per me e il nostro bagno. Ci sono state altri interventi, ma cose di poco conto. Cosa mi sento di consigliare ai bagnanti? Che bisogna dare ascolto ai bagnini, se diciamo che è sconsigliato andare in acqua c’è sempre un motivo. Non siamo pubblici ufficiali, non possiamo proibire niente, ma chiediamo di ascoltarci, conosciamo il mare e sappiamo quando avventurarci o meno, quando sconsigliamo qualcosa lo facciamo soltanto per la sicurezza di tutti, non perché vogliamo dare fastidio".