Azienda debitrice verso il Comune

La società 'Santucci Graniti' dovrà versare al Comune di Carrara 55mila euro di contributi non pagati per l'estrazione di marmo tra il 2021 e il 2022. L'ingiunzione è stata pubblicata sull'albo pretorio online e l'azienda ha 30 giorni per saldare il debito o rischiare la riscossione coattiva.

Non ha pagato il contributo di estrazione per tredici mensilità. E ora la società ‘Santucci Graniti’ dovrà versare il dovuto al Comune: 55mila euro di contributi non pagati tra il 2021 e il 2022. L’ingiunzione all’azienda è stata pubblicata sull’albo pretorio online del Comune di Carrara, dove si spiega in due diverse ordinanze dirigenziali a firma del dirigente del settore Marmo, il geologo Giuseppe Bruschi, che l’azienda ha "commesso una violazione amministrativa per aver omesso il pagamento del contributo di estrazione dovuto dalla cave numero 41 ‘Collestretto’ e dalla cava numero 60 Mandria". Nell’ordinanza dirigenziale numero 333 del 17 aprile viene segnalato il mancato pagamento per le rate 2021 del 31 gennaio, 28 febbraio, 31 marzo, 30 aprile, 31 maggio, 30 giugno e 31 luglio per un importo totale di 38mila e 194 euro. Mentre nell’ordinanza dirigenziale numero 334 il mancatato pagamento del contributo di estrazione, per un totale di 16mila e 860 euro, riguarda le mensilità 2021 del 31 gennaio, 30 settembre, 31 ottobre, 30 novembre, 31 dicembre e aprile 2022.

Tutte le scadenze non pagate erano state comunicate all’azienda via pec dagli uffici comunali, pertanto la ‘Santucci Graniti’ dovrà versare il dovuto al Comune di Carrara entro trenta giorni dalla notifica delle due ordinanze dirigenziali, altrimenti si procederà con la riscossione coattiva dell’importo non versato per il canone di estrazione, come previsto dall’articolo 22 e 22 bis della legge 689/81.