"Avenza è dimenticata" Stop a degrado e pericoli

Poletti, della Pro Loco, denuncia una situazione da terzo mondo nella frazione "Troppe promesse mai mantenute: dai marciapiedi all’ex Cat, all’illuminazione"

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di Alessandra Poggi

"Siamo costretti a confrontarci con un disagio quotidiano: con queste parole Claudio Poletti della Pro loco sulla via Francigena denuncia il degrado del quartiere che da anni i cittadini stanno segnalando inutilmente. Poletti fa riferimento a tutta una serie di disagi che vanno dalle pessime condizioni dei marciapiedi, in alcuni tratti pericolosi da percorrere a piedi, fino alla sicurezza stradale che in molte zone è davvero precaria.

"Avenza ha bisogno di essere curata – dice Poletti a nome della cittadinanza – quotidianamente noi della Pro loco veniamo presi per la giacchetta dai cittadini perché non sanno a chi rivolgersi. Ci avevano promesso iil recupero dei consigli dei cittadini, ma niente. Non servono grandi progetti ma una cura che passa dal quotidiano. L’invito all’amministrazione è quello di venire ad Avenza per rendersi conto di tutta una serie di disagi che quotidianamente vivono i cittadini". Sotto accusa il marciapiede che va da via Giovan Pietro a via Sforza: "è un colabrodo, senza contare che ci parcheggiano sopra le auto e spesso i passanti sono costretti a scendere sul viale XX Settembre per poter procedere. Questa zona è molto buia, basterebbe ridare un po’ di dignità potando gli alberi così da consentire alla pubblica illuminazione di rischiarare il passaggio".

Per quanto riguarda la sicurezza stradale Poletti mette in evidenza la situazione delle rotonde della Centrale e della Doganella: "Sono mesi che mancano le protezioni dell’attraversamento, in alcuni tratti mancano le strisce pedonali e manca completamente un sistema luminoso che segnali l’attraversamento. Parliamo di una zona molto frequentata da macchine e passanti. Quello che ci sentiamo dire spesso dai vigili quando segnaliamo questi problemi è che li hanno già segnalati. E quindi se un organo di polizia non riesce a farsi ascoltare come possiamo riuscirci noi cittadini. Ecco perché è necessario riportare in vita le circoscrizioni. Avenza al momento non ha bisogno di grandi progetti, sono trent’anni che si parla di grandi investimenti e non è mai stato fatto niente, faccio l’esempio dell’ex mercato coperto, dell’ex Cat e della sala Amendola che da anni non possiamo più usare. Serve una manutenzione quotidiana, servono piccole cose. La situazione per quanto riguarda la sicurezza è da Bronx. Gli avenzini dopo le sette di sera non escono più, manca la sicurezza e la prova sono le bottiglie di alcolici e le siringhe che la mattina sono sparse in tutta Avenza. Queste considerazioni – prosegue lo sfogo del residente – non vogliono essere una polemica nei confronti dell’amministrazione, ma un invito al Comune a ridare dignità a questa popolosa realtà che da troppo tempo deve fare i conti con il degrado e si sente dimenticata".