ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Arte Da Limoges per conoscere il marmo

Una scuola della città francese ospite del polo artistico, Gentileschi e Tacca, e dell’Accademia per apprendere la lavorazione

Arte Da Limoges per conoscere il marmo

Arte Da Limoges per conoscere il marmo

Gli studenti stranieri in città per imparare come si lavora il marmo. Un progetto che unisce la Francia con la scuola del marmo ’Tacca’, il liceo artistico ’Gentileschi’ e l’Accademia di belle arti. Si tratta del programma ‘Erasmus +’ che vede l’artistico ospitare fino al 16 maggio cinque studenti e quattro insegnanti provenienti dalla città francese di Limoges, famosa per la sua pregiata porcellana.

"È la prima volta che l’istituto è coinvolto in un progetto così importante e impegnativo con un paese straniero – commenta la dirigente del polo artistico Ilaria Zolesi – l’obiettivo è quello di permettere agli studenti stranieri, anche attraverso un lavoro sinergico all’interno delle aziende del marmo, di accrescere la qualità e la pertinenza delle loro attività, in questo caso il taglio della pietra, il marmo di Carrara". Tre di questi studenti potranno imparare come si taglia e come si scolpisce il marmo sia all’interno dello studio d’arte e scultura Monfroni, sia attraverso le spiegazioni dei docenti del Tacca, Marco Ambrosini e Andrea Nicoli. Mentre altri due studenti francesi saranno invece ospitati dall’Accademia e affiancati dal professor Ciro Rispoli, docente di tecniche e tecnologie della decorazione. A sviluppare e realizzare il progetto Erasmus è stata la referente e docente di lingua inglese, Ornella Traversa, supportata dal team di dipartimento composto dalle insegnanti Amalia Auriemma, Raluca Tomescu, Francesca Sandrini (responsabile della sede Tacca), Doriana Guadalaxara e Tiziana Corbani. "I partenariati aumentano la capacità di operare congiuntamente a livello transnazionale, favorendo l’internalizzazione delle attività – spiega Traversa –, scambiando e sviluppando nuove pratiche e nuovi metodi. Un buon partenariato non si inventa, ma è il risultato di un lavoro pregresso, di un costante scambio di informazioni. È necessario un serio lavoro di squadra tra colleghi e studenti, che si renderanno disponibili nelle uscite didattiche previste sul territorio e dove la lingua veicolante è l’inglese. Certamente non mancheranno la creatività e lo spirito artistico che ha sempre caratterizzato la nostra scuola, ma la mission principale è la ricaduta sui nostri studenti, sulla loro crescita personale, culturale e relazionale. Insomma, non sono solo gli studenti e i docenti a crescere, ma la scuola nel suo complesso grazie alla progettazione europea".