
Si è svolto davanti al Gip di Pescia Luca Gaspari, un nuovo passaggio nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti pilotati nei comuni di Pescia e di Uzzano, che lo scorso 5 ottobre aveva fatto scattare otto arresti in carcere e tre ai domiciliari, coinvolgendo funzionari pubblici, tecnici e titolari di imprese edili. Dopo i primi patteggiamenti per le figure di spicco della maxi indagine, tra cui l’ex sindaco di Pescia e dirigente regionale Renzo Giuntoli, hanno presentato richiesta di patteggiamento tre degli altri sei indagati. Si tratta di due tecnici delle ditte favorite, Emanuele Ghinoi, 45 anni, di Ventasso (Reggio Emilia), di Matteo Guerrieri, 41 anni, di Podenzana, difeso da Andrea Corradino di Spezia, e di Catiuscia Begliomini, 57 anni, libera professionista di Pistoia, difesa da Marco Baldassarri di Pistoia. Nell’udienza del 16 maggio saranno definite le richieste.
Per tutti, il reato contestato è quello di turbata libertà degli incanti. A Uzzano, le indagini hanno riguardato 14 appalti tra il 2018 e il 2020 per i lavori stradali, quelli nelle scuole e nei cimiteri. Altri 11 gli appalti individuati come pilotati nel comune di Pescia, tra il 2019 e il 2020. Tutti, in ogni caso, avrebbero accettato il meccanismo delle tangenti (dal 3 al 5 per cento dell’importo dei lavori), senza mai metterlo in discussione.