REDAZIONE MASSA CARRARA

"Apartheid per i disabili allo stadio" L’amarezza di Lanmarco Laquidara "Un gazebino e dentro ci piove"

Critiche sui progetto dei lavori. L’assessore: "Stanziate risorse per rifare platea e pensilini dei posti riservati"

"Nel settore disabili della tribuna dello stadio dei Marmi ci stanno a malapena sei persone", denuncia il medico Lanmarco Laquidara, ex consigliere di Forza Italia, il giorno dopo l’annuncio della riapertura con posti dedicati. L’assessore ai lavori pubblici Elena Guadagni assicura che "sono già state stanziate le risorse per la realizzazione di una nuova platea rialzata e una nuova pensilina per i posti destinati ai disabili", ma al momento la situazione non è ottimale per i disabili nella tribuna riaperta dopo 5 anni di inagibilità. L’ok della commissione provinciale pubblico spettacolo, l’annuncio di un nuovo spazio per 948 spettatori seduti più 42 giornalisti e 8 spettatori disabili. Ma all’annuncio trionfale l’ex consigliere Laquidara non ci sta. "Non l’hanno mai visto il settore disabili? Si tratta di un gazebino dove stanno a malapena 6, massimo 8 persone, posto in prossimità della curva ospiti e talmente piccolo che quando piove i disabili si bagnano letteralmente perché ci piove dentro" spiega. "Inoltre è inaccettabile anche la situazione di ’apartheid’ ormai unica negli stadi in cui giocano squadre professionistiche – continua –. Allo stadio di Pisa, io e mio figlio abbiamo potuto assistere all’amichevole contro la Carrarese comodamente seduti in tribuna assieme ai normodotati dopo un facile accesso. E non mi si venga a dire che il Pisa è in serie B, perché l’accesso alla tribuna è stato realizzato quando la squadra era in C. Semplicemente quando è stata risistemata la tribuna il progettista ha tenuto conto che nell’allora 2015 non si poteva fare un progetto di risistemazione e messa a norma che non prevedesse l’accesso ai disabili. Altrove al posto delle rampe sono state adottate altre soluzioni. Per esempio a Pistoia o a Empoli si accede alla tribuna tramite un ascensore, in altri luoghi sono presenti dei montascale e a Pontedera come a Monza si va direttamente in campo dove si possono apprezzare molte cose in più rispetto a chi sta in tribuna".

Da ex amministratore locale di lungo corso, Lanmarco Laquidara spiega il problema politico: "il reperimento e l’allocazione delle risorse". "In parole povere dove trovare i soldi e quali priorità considerare quando li si spende – dice –. Per cui so bene che se una cosa non si può fare non si fa. In questo caso invece si è evitato di farlo o semplicemente non si è stati in grado di trovare una soluzione. Di soluzioni ce ne sono più d’una e comportano spese assolutamente irrisorie. Sia chiaro che non ce l’ho con la Carrarese, che anzi si è sempre dimostrata estremamente sensibile ai problemi dei disabili, ed anzi ci teniamo a ringraziare la società, disponibile come poche altre nei confronti delle persone diversamente abili. Ma non possiamo sopportare l’autocelebrazione di chi non solo ignora i problemi dei disabili ma si vanta anche di averli risolti".

Il problema dei posti riservati ai disabili è ancora da risolvere conferma l’amministrazione. "Stiamo lavorando da tempo alla riqualificazione dei posti riservati ai disabili allo stadio dei Marmi – assicura l’assessore Guadagni –, per questo abbiamo effettuato anche un sopralluogo assieme alla presidentessa Antonella Petrocchi e ad altri rappresentanti della consulta comunale disabili. Da questo confronto abbiamo convenuto che la soluzione migliore fosse quella di realizzare una nuova platea rialzata e una nuova pensilina. Progetto per la cui realizzazione sono già state stanziate le risorse e che presto contiamo di poter vedere partire. Siamo disponibili a valutare tutti i possibili correttivi ci siano suggeriti a patto che questi rispondano a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla legge"