
Annega in mare a Marina di Massa
Massa Carrara, 16 luglio 2021 - E’ annegato nello specchio d’acqua davanti alla Torre Fiat di Marina di Massa. Quando i soccorritori hanno visto il corpo galleggiare era già troppo tardi. E sotto gli occhi dei bagnanti, sulla spiaggia ieri mattina malgrado le nubi e il mare in tempesta, sono andate in scena le angoscianti operazioni di recupero di un corpo che, fino a tarda sera, ancora non aveva un nome ma solo delle note: tra i 50 e i 60 anni, razza caucasica, di grossa corporatura. Sulla spiaggia da dove si era buttato in mare, malgrado le bandiere rosse e i cartelli di divieto, è stata ritrovata solo una borsa con indumenti e creme. Niente che potesse aiutare a identificarlo.
Erano le 10 e 20 quando dalla spiaggia libera davanti all’ex colonia è stato lanciato l’allarme. Qualcuno lo avrebbe visto poco prima buttati in acqua, nuotare fino a raggiungere gli scogli e superarli. Un centinaio di metri poi, quando la corrente è diventata forte, l’uomo si sarebbe trovato in difficoltà. Si sono subito lanciati alcuni volontari per tentare di salvarlo, dei velisti del vicino club nautico, due esperti del Centro Sub Alto Tirreno, e la Guardia Costiera. Quando hanno raggiungono il corpo che ormai galleggiava inerme fra le onde si sono resi conto che non c’era già più speranza. Il suo cuore si era già fermato. Se l’uomo sia morto annegato, come sembrerebbe, o sia stato prima colto da un malore lo stabilirà l’autopsia.
Momenti di panico per i soccorritori quando si sono resi conto che non sarebbe stato facile tornare a riva con il corpo dell’uomo da quel punto che le correnti trasformano in una trappola. Alle 10,34 la tragedia era consumata. E davanti alle scogliere, concluso l’intervento di recupero del cadavere che ha visto impegnati i vigili del fuoco, la scena è passata agli investigatori, alle équipe dell’automedica di Massa e dell’Assistenza di Carrara. Il medico del 118 non ha potuto che constatare il decesso. Inizia così l’indagine della Guardia Costiera che è stata impegnata fino alle 14 nel ricostruire la tragedia. Impegnati anche gli agenti delle Volanti della Questura per risalire all’identità dell’uomo. Sono stati sentiti invano alcuni testimoni, effettuate ricerche nei vicini campeggi, è stata svolta una ricerca attraverso le impronte digitali che però non ha trovato risconti. A cercato di fornire qualche dettaglio utile agli accertamenti della Guardia Costiera la titolare di un bar nei pressi della spiaggia libera che dopo aver parlato con i militari della Guardia Costiera è commossa.
Pochi gli elementi per capire chi era l’uomo annegato: una catenina d’argento con un Crocifisso, corporatura robusta, età tra i 50 ed i 60 anni, pelle bianca, nessuno segno particolare. Nella borsa lasciata sulla spiaggia libera, davanti alle Colonie a Marina di Massa, ci sono alcuni indumenti e prodotti solari di marca straniera: né documenti, né chiavi. Qualcuno ricorda solo di averlo visto altre volte lì in spiaggia. Ma come c’è arrivato? A piedi o in bicicletta, forse alloggiava in un un campeggio o in una casa in affitto. Il corpo è stato trasferito all’obitorio del vecchio ospedale di Massa sull’Aurelia. Sono le 13.37 quando il furgone funebre lascia Marina: rientrano anche i mezzi dei vigili del fuoco e i militari della Guardia Costiera raggiungono la sede di Carrara. E la tragedia di ieri mattina ora richiama l’attenzione sulla sicurezza dei bagnanti: quella spiaggia libera non è presidiata, nessun addetto al salvamento. "Non avrebbe dovuto fare il bagno, ma qui sarebbe necessaria la presenza di un bagnino. Questo specchio d’acqua è particolarmente pericoloso", sussurra qualche bagnante.