REDAZIONE MASSA CARRARA

Anche il marmo è in crisi Picchiata nelle esportazioni Le aziende perdono 37 milioni

Lapideo in crisi in tutta Italia nel primo semestre del 2020. Solo nella nostra provincia si sono persi 37 milioni dalle esportazioni di pietre lavorate rispetto allo stesso periodo del 2019. A dirlo è l’ultimo rapporto dell’Istituto studi e ricerche della Camera di commercio sull’andamento del settore a livello nazionale e locale. "In questi primi sei mesi del 2020 Le vendite complessive delle aziende italiane hanno raggiunto un valore di circa 691 milioni di euro, in diminuzione di 216 milioni rispetto allo stesso periodo del 2019, in valore percentuale -23,8%. Anche le quantità, con circa 1,2 milioni di tonnellate esportate ottengono un risultato con il segno meno, -25,7%, in valore assoluto 432 mila tonnellate – spiegano gli esperti dell’Isr -. Marmo in blocchi e lastre in Italia hanno registrato una contrazione di ben 92 milioni di euro nei primi sei mesi dell’anno, un meno 47,3 punti percentuale. Stessa dinamica anche per quanto concerne le quantità, -46,9%, in valore assoluto 281 mila tonnellate. Per quanto concerne i lavoratI la perdita rispetto al 2019 è stata in valore assoluto di 87 milioni di euro, in valore percentuale 21 punti. Nel contempo le quantità sono diminuite di 66 mila tonnellate, -22,3%. La crisi delle importazioni del marmo in blocchi è riconducibile principalmente al mercato della Cina che è passato dai 108 milioni di euro del 2019 ai soli 53 del primo semestre dell’anno in corso ed anche in parte al mercato dell’India, che, nello stesso arco di tempo, è diminuito in valore di 17 milioni di euro. I lavorati invece hanno risentito delle contrazioni verso Usa (- 50 milioni), Canada (- 8) e Francia (- 10)". "Purtroppo era inevitabile questa diminuzione dell’export – spiega il presidente di Isr Vincenzo Tongiani -. Ribadisco che a questo punto l’unico pensiero deve essere quello di creare le condizioni per una nuova ripartenza di tutte le imprese del settore lapideo locale e anche dell’indotto. Comunque qualche segnale di ripartenza del comparto sta arrivando. E’ necessario pensare a misure a sostegno delle aziende".