
di Natalino Benacci
ll ciclismo è uno sport omerico e i pedali armi epiche per sacrifici eroici. Il tuffo nel ciclismo degli anni sessanta-settanta è andato in scena in piazza a Filattiera dove, domenica sera, è stato presentato il libro “Un campione alla Ugo Colombo“ di Renzo Zannardi. Un bellissimo omaggio ad un personaggio sportivo che ha lasciato un segno nella storia del ciclismo professionistico. Colombo, definito “il luogotenente di Bitossi“ era un atleta generoso, forte e saggio: una specie di antieroe che sapeva facilitare la vittoria del compagno di squadra, ma che nello stesso tempo era in grado di arrivare primo al traguardo. "Con questa presentazione Filattiera – ha detto in apertura il sindaco Annalisa Folloni – ha voluto onorare la memoria di Ugo Colombo, che al termine della carriera professionistica nel 1974 si trasferì nel nostro territorio perché la moglie Mariangela Mori era originaria di Scorcetoli. In tanti anni la comunità ha apprezzato le doti umane non solo dello sportivo, ma del cittadino che partecipava alle iniziative della comunità. E questo libro è un tributo importante destinato a rimanere nella memoria di tutti".
L’incontro è stato presentato dalla giornalista Maddalena Baldini che ha anche coordinato i diversi interventi e l’intervista all’autore Renzo Zannardi, anche lui originario del territorio, milanese di adozione, optometristra e presidente di Federottica Lombardia, oltre che parente e grande amico di Colombo. Il libro contiene un lunga intervista a Colombo, terminata poco prima della scomparsa del ciclista il 10 ottobre dell’anno scorso. Renzo telefonò subito per dare la triste notizia al giornalista Gianni Mura che aveva sempre apprezzato Colombo e scrisse sul suo giornale un ricordo dell’ “Hombre vertical“. "Ho deciso di pubblicare il libro legandolo ad uno scopo sociale – ha spiegato l’autore – per promuovere e valori umani e sportivi che Ugo Colombo aveva rappresentato pensando allo sport leale e pulito".
I proventi della vendita del volume saranno utilizzati per questa finalità. La biografia di Ugo Colombo è uno spaccato d’epoca ricchissimo di aneddoti ed episodi sportivi. Professionista dal 1964 al 1974 Ugo Colombo ha corso 11 Giri d’Italia, 2 Tour de France, ha indossato tre volte la maglia azzurra ai mondiali. Alla fine della carriera ha contato 46 vittorie e oltre 123 podi. Si è segnalato per la grande regolarità che gli ha consentito di piazzarsi due volte fra i primi cinque al Giro d’Italia. Nel 1969 si impose davanti a Taccone e Zilioli nella Scanno-Silvi Marina concludendo il Giro al quinto posto dietro Gimondi, Michelotto, Zilioli e Schiavon. Ancora meglio andò nel 1971 quando pur senza vincere tappe concluse al terzo posto a 2’35" da Gosta Peterson, il trionfatore di quell’anno. Conquistò una doppietta alla Coppa Placci nel ’70 e ’71, oltre ad una tappa nel Romandia ’69, una nel Catalogna ’70, una nel Giro d’Italia nel ’72 a Francavilla davanti a Mercks e Motta e una a Chieti davanti a De Vlaeminck nel 1974. Un palmarès di tutto rispetto che avrebbe potuto essere più sostanzioso se invece di servire la squadra avesse potuto avere mano libera.