
Alla Rsa il contratto nazionale. Regalo di Natale per i lavoratori
La firma è stata apposta, il contratto collettivo nazionale della sanità entra al Regina Elena. L’accordo siglato ieri mattina, alla presenza dell’amministrazione comunale delle sigle Cgil, Cisl, Uil e i rappresentanti dell’azienda, impegna la casa di riposo ad applicarlo dal prossimo anno. Si è così concluso un percorso, già indicato tra gli obiettivi del budget 2023 della rsa, iniziato a settembre con lo scopo di superare i contratti degli enti locali.
Un accordo che "rappresenta per noi un importante investimento per il futuro del Regina Elena e di tutta la città – spiega la sindaca Serena Arrighi -. Quanto è stato firmato aumenta la qualità del lavoro di tutto il personale e la crescita dei servizi". Il tavolo in questione con le organizzazioni sindacali aveva l’obiettivo di mettere in pratica quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, che prevede l’applicazione del contratto della sanità pubblica. "Il superamento della compresenza di diversi contratti al Regina Elena era un nostro obiettivo fin dalla campagna elettorale e siamo felici di essere riusciti a portarlo a termine già dopo un anno e mezzo – aggiunge la vicesindaca Roberta Crudeli -. Si tratta di un risultato importante che dimostra l’attenzione che come amministrazione rivolgiamo sempre alla struttura, ai suoi ospiti e, non ultimi, ai suoi lavoratori". Una grande soddisfazione quella manifestata dal presidente del consiglio di amministrazione Fabrizio Pucci per l’obbiettivo "che fin dal nostro insediamento ci eravamo promessi di raggiungere – sottolinea –, perché in questo modo andiamo a investire sui nostri lavoratori che rappresentano l’anima e la spina dorsale della struttura". Presente alla firma anche l’assessore alle Partecipate, Carlo Orlandi.
Intanto la Cisl esulta per aver chiuso una vertenza che segue da anni. Così il rappresentante Gianni Marchi da sempre impegnato per il benessere dei lavoratori del Regina Elena: "Finalmente un accordo quadro che conferma quello detto in questi anni e fa riferimento alle residente e sanitarie a prevalenza pubblica. Questo è l’unico contratto possibile". Un Natale quindi più ricco per i lavoratori della Rsa che vedono importanti aumenti in busta paga. "Una oss passa da 1250 a 1600 euro, un’infermiera da 1550 a 1800, un amministrativo da 1250 a 1450. Siamo Trattati come il personale ospedaliero, con tuttie le tutele del pubblico, come la malattia, le ferie, i permessi. Come Cisl rivendichiamo una vertenza nostra aperta e condotta da noi. Una battagliaquasi personale a cui ho lavorato – conclude Marchi – da anni. Ringrazio l’amministrazione, ma ricordo che adesso dobbiamo difendere l’animatrice licenziata".