
Alla guida del treno per 43 anni. Andrea Gussoni va in pensione. Grande festa alla stazione
Risponde al telefono ed è nel bel mezzo di una festa in suo onore. La festa del suo pensionamento, dopo tanti anni di lavoro come macchinista. Andrea Gussoni (nella foto), classe 1963, ieri ha affrontato il suo ultimo viaggio come dipendente delle Ferrovie dello stato, la tratta da Pontremoli e Parma e poi il ritorno. Non è stato un viaggio come quelli del passato, che ha fatto decine e decine di volte. Ad attenderlo in stazione infatti c’erano gli amici con striscioni e bottiglie per brindare in suo onore. E la festa è andata avanti fino a tarda sera, coi colleghi che hanno voluto festeggiare un traguardo meritato. Andrea Gussoni è molto conosciuto in Lunigiana, residente nel Comune di Pontremoli, ha sempre lavorato in Ferrovia, ha visto generazioni di giovani e meno giovani salire sul treno, li ha accompagnati a scuola o al lavoro tutti i giorni, stringendo anche molti legami di amicizia. Il momento più emozionate ieri pomeriggio, al suo arrivo in stazione a Pontremoli, dove è stato accolto a braccia aperte. E poi tutti assieme a festeggiare, tra canti, risate e ricordi del passato.
"Oggi è stato il mio ultimo giorno di lavoro - ha detto ieri sera, durante la festa - ho lavorato per 43 anni e 2 mesi, in servizio tra le stazioni di Firenze Parma e La Spezia". Ieri sera, durante i festeggiamenti con la famiglia, gli amici e i colleghi era molto emozionato, stessa emozione provata durante l’ultimo giorno di lavoro. "Mi sono emozionato molto oggi - ha aggiunto - percorrere quella tratta per l’ultima volta in servizio è stato qualcosa che non dimenticherò mai. E poi l’arrivo a Pontremoli tra i miei amici. Sono stato tanto bene in questi anni con i colleghi, molti di loro li ho visti arrivare giovani e adesso sono uomini, si sono creati dei legami molto forti e intensi". Gussoni ha avuto anche un passato nel mondo dello sport, giocando a calcio negli anni ottanta ed è stato presidente dei donatori di sangue Fratres di Mulazzo, ruolo che ha ricoperto con piacere. "Il mondo dei donatori è parte fondamentale della mia vita - ha chiuso - adesso avrò più tempo da dedicare all’associazione. Il volontariato per me è essenziale".
Monica Leoncini