Alinari, Possenti e Talani al castello Cari Maestri: sguardi contemporanei

Sabato l’inaugurazione al Malaspina della grande mostra dedicata ai tre celebri artisti toscani. Il curatore Puntelli: "Un’esposizione di eccellenze che è destinata a restare nella storia moderna"

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di Irene Carlotta Cicora

Erano stati 186 gli artisti che avevano chiesto di partecipare alla mostra “Cari Maestri“, abbraccio collettivo organizzato al castello Malaspina – al via sabato fino al 4 ottobre – per celebrare tre maestri toscani: Luca Alinari, Antonio Possenti e Giampaolo Talani. "Alla fine saranno 53 ma sono numeri che testimoniano la volontà di omaggiare questi artisti apprezzati nel mondo. La mostra stessa è destinata a restare nella storia del contemporaneo: oltre alle opere di Alinari, Possenti e Talani presentiamo anche il lavoro di artisti che con questi maestri si sono incrociati o dai quali hanno attinto – ha spiegato il curatore, Giammarco Puntelli – L’evento è già stato ribattezzato ’padiglione Italia della Biennale’: inizialmente doveva essere una celebrazione a tre ma presto si è trasformata in una delle mostre di riferimento in Europa, in grado di riaffermare la leadership del contemporaneo italiano. Da Cargiolli a Giuggioli, passando per Monteforte e Giovanni Possenti figlio di Antonio e anch’egli maestro, ma solo per citarne alcuni. Ho voluto il castello Malaspina, che è già peraltro stato valorizzato dalla mostra di Spotorno e che il prossimo anno potrà ospitare la personale di Alfonso Borghi". Varietà e qualità sono il fil rouge che Puntelli ha seguito per selezionare gli artisti: spazio a figurazione della meditazione, fotografia di architettura, tessuti, sospensione del tempo e non solo. "Siamo onorati – ha detto il sindaco Francesco Persiani – di ospitare una mostra di questo calibro. Accoglieremo volentieri le persone al Malaspina che potranno visitare poi la città". "Nostro anche l’orgoglio di offrire una location d’eccezione", ha aggiunto l’assessore alla cultura Nadia Marnica. Presenti ieri mattina alla presentazione in Comune le artiste Sandra Valdevilt che ha spiegato di riconoscersi "nell’importanza del sogno e del mondo parallelo e surreale che ci offre l’arte, così come era per i maestri" e Selene Bozzato che vede "l’arte come una creatura viva fatta di pittura ma anche di musica e movimento". Mauro Capitani, anche lui presente in Cari Amici, ha spiegato quanto sia "importante “vedere“ la vera arte, senza subire la sudditanza a mercati stranieri che esprimono un’arte spesso sciagurata. Riprendiamoci il ’900, torniamo a essere interventisti senza rinnegare i modi dei pittori antichi".