Albiano Magra, fissato il varo del primo concio

Atteso per domenica mattina il posizionamento della campata centrale tra la seconda e la terza pila

Il ponte di Albiano prende forma e domenica mattina ci sarà il varo del primo concio. Occhi puntati sul cantiere nell’alveo del fiume Magra, i lavori procedono e anche se la forza della corrente, alcuni giorni fa, ha danneggiato una piattaforma in cemento che serve per il transito dei mezzi, si fa in fretta per rispettare il crono programma. Al momento sono in corso le operazioni per il sollevamento del primo concio dell’impalcato metallico che costituisce la campata centrale del ponte definitivo di Albiano Magra. La campata è lunga 102 metri per un peso complessivo di circa 530 tonnellate, circa 1500 l’intero impalcato. Nella mattina di domenica verso le 10, verrà completato il varo del primo concio, con il posizionamento dello stesso tra la seconda e la terza pila. Una notizia tanto attesa dagli abitanti della grande frazione aullese e delle comunità vicine che guardano con trepidazione gli operai al lavoro. Mentre vengono svolte le attività di sollevamento, necessarie allo spostamento per collocazione e fissaggio, nel cantiere proseguono e si finalizzano le piste e piazzole per il passaggio dei sei carrelloni speciali multi-asse che trasporteranno in sede definitiva il concio. In contemporanea avanza, ed è prossimo all’ultimazione, l’assemblaggio del secondo concio che troverà collocazione tra la nuova spalla di Albiano e la prima pila. Entro la settimana verrà gettata in opera la spalla di Albiano, di cui è stata completata l’elevazione della casseratura, mentre sull’altra sponda è in fase di avvio l’armatura della spalla di Caprigliola.

Intanto non si placano le polemiche sull’ipotetico ponte provvisorio, mai realizzato, secondo la minoranza, a causa del volere del sindaco. "Ingegneri ed esperti di Anas - risponde Valettini - avevano detto espressamente che il ponte provvisorio avrebbe comportato disagio per il definitivo e soprattutto un allungamento dei tempi di attesa. In effetti, le macerie del ponte sotto sequestro, l’eventuale ponte provvisorio e il cantiere per il ponte definitivo, tutto nella stessa zona, sarebbe stato troppo. Oltre al timore che potesse passare da provvisorio a definitivo, secondo i tecnici sarebbe stato necessario allungare tempi. Per quello che riguarda le rampe sulla A12, chiamate Albiano Ceparana, sono ben contento che siano state realizzate. Quanto ai commercianti, solo il nostro comune ha fornito un piccolo aiuto e stiamo cercando di offrirne ancora". Polemiche anche su cosa il comune avrebbe potuto fare prima del crollo del ponte. "Ho scritto a Provincia e Anas molte volte - aggiunge - nulla in più si poteva fare, intervenendo in somma urgenza avrei commesso un reato. La nostra amministrazione non è mai mancata, nella pressione nei confronti di tutti gli enti coinvolti, da Anas, fino alla Regione Toscana e al Ministero". Monica Leoncini