Agrolab, fumata nera: si apre la vertenza "Ma avevano promesso nuove assunzioni"

Assemblea fiume nello stabilimento con la sindaca e Solaro di Filcams Cgil. Arrighi all’azienda: "Sbagliato disinvestire su Carrara"

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Dopo la Sanac si apre sul territorio una nuova vertenza, quella dei circa 40 dipendenti tra lavoratori e lavoratrici della Agrolab Group di via Frassina, azienda che in città dà lavoro a circa cento dipendenti. Ad annunciarlo la Filcams Cgil dopo l’assemblea fiume di ieri pomeriggio all’interno dello stabilimento a cui hanno partecipato Sebastiano Solaro della Cgil e la sindaca Serena Arrighi. L’azienda leader europeo nel settore delle analisi ambientali, ha intenzione di dismettere una parte della produzione per potenziare le altre sedi sparse in tutta Italia e in Europa, ma secondo i dipendenti l’azienda avrebbe detto che i posti disponibili sarebbero solo una decina, e comunque per mantenere il posto di lavoro dovrebbero trasferirsi lontano da casa, una trasferta difficile per chi ha una famiglia.

"Abbiamo appreso ieri dalla stampa – dice Solaro – quello che in realtà vuole fare l’azienda, smentendo categoricamente quello che ci avevano detto lo scorso settembre durante un incontro proprio sulla possibile dismissione, anzi ci avevano assicurato che avevano bisogno di altro personale. Con questa dismissione si arresta il cuore pulsante dall’azienda. Assieme all’amministrazione faremo di tutto affinché possano tornare sui loro passi. Il territorio non può permettersi di perdere un’azienda così importante e il territorio ha tanto da offrirle. É uno dei tre laboratori che Eni ha definito il top italiano". E la sindaca Arrighi dal canto suo ha voluto manifestare ai lavoratori vicinanza e solidarietà". Ieri mattina "ho avuto un colloquio con l’amministratore delegato dell’azienda Anna Pagliani – ha spiegato – A lei ho fatto presente tutta la mia preoccupazione rispetto la volontà di trasferire lontano da Carrara un numero elevato di lavoratori con alta qualificazione professionale. Le ragioni di questa scelta che mi sono state date dalla dottoressa Pagliani sono legate: alla carenza di attività in loco o in zone limitrofe, al fatto che il loro principale cliente sia fisicamente vicino alle loro sedi in Sicilia e Basilicata e che questi richieda oggi analisi pronte in tempi non compatibili con il trasferimento dei campioni sul sito di Carrara. Ho fatto presente le grandi opportunità che a breve potrebbero aprirsi sul nostro territorio per un’azienda come Agrolab Ambiente e che la loro scelta di disinvestire su Carrara possa essere anche economicamente sbagliata. Ho ricordato le importanti prospettive per le attività economiche che potranno derivare dall’attuazione della filiera corta del marmo e dai nuovi insediamenti che prevediamo nasceranno dal 2024 nell’area ex Enichem. Tutto ciò porterà nuovo lavoro anche per aziende analoghe ad Agrolab Ambiente, così ho invitato la dirigenza a un nuovo incontro per cercare di capire come l’amministrazione possa essere utile nel gestire l’impatto di tale situazione. Ci siamo dati appuntamento ai primi di febbraio per approfondire ulteriormente i vari aspetti di cui abbiamo discusso".

Alessandra Poggi