
Se ne è andato per sempre un pezzo di storia della Carrarese. A soli 63 anni è morto Fabrizio Bobbiesi, indimenticato difensore della squadra di Orrico che arrivò a sfiorare la B. Originario di Broni, in provincia di Pavia, Bobbiesi era un difensore molto fisico, ma allo stesso tempo anche moderno per la sua capacità di affrontare la partita. Bobbiesi martedì era stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Pavia dove era stato sottoposto a una complicata operazione chirurgica per un problema cardiaco, l’occlusione dell’aorta, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Dopo aver mosso i primi passi nel Derthona, ha giocato nel 1981 nel Fanfulla, prima di essere ingaggiato nella Carrarese, con la quale nella stagione 198283 ha vinto una Coppa Italia ed è arrivato terzo in C1. Ha giocato nella Cavese, Mantova e Campania, sempre in terza divisione. Appese le scarpette al chiodo l’ex difensore ha avuto poi la possibilità di viaggiare per tutto il mondo come responsabile del Torino: dal Sudamerica all’Australia, ma il suo legame con Carrara è sempre rimasto molto forte.
Sul nostro litorale Bobbiesi aveva una casa a Marina di Massa e qui tornava spesso anche per partecipare alle tante riunioni di un gruppo magico che è ancora oggi ricordato come il migliore della lunga storia della Carrarese. La società lo ha subito voluto ricordare con un lungo post sui propri social. Quello di Bobbiesi è, d’altronde, uno di quei nomi che chi ha avuto la fortuna di seguire le gesta degli azzurri di Orrico manda a memoria come fosse un rosario laico che comprende altri giocatori iconici come Aliboni, Rossi, Savino, Panizza, Taffi, Remondina, Lombardi, Bressani, Menconi, Del Nero.
Appassionato di storia romana e di filosofia, Bobbiesi ha vestito la maglia della Carrarese per due stagioni sufficienti per farlo diventare no dei giocatori più iconici di sempre. A decenni di distanza il nome di Bobbiesi in città è sempre stato associato alla partita con il Brescia che costò la promozione agli azzurri in B e sulla quale nel tempo sono state fatte le ricostruzioni più fantasiose e inverosimili. "Il Brescia si doveva salvare, noi eravamo in lotta per la B. L’episodio del gol non lo ricordo, ma eravamo tutti inc..., amareggiati per la sconfitta – raccontava alcuni anni fa lo stesso Bobbiesi a La Nazione -. Ricordo dei duelli aspri in campo, altro che partita fasulla. Conservo ancora delle foto. Vi posso giurare che tutto fu regolare e la nostra delusione è ancora tangibile". La salma è stata composta alla camera mortuaria del cimitero di Pavia dove verrà cremata".
Gianfranco Baccicalupi
Claudio Laudanna