
La città piange uno dei suoi professionisti più amati e conosciuti. E’ morto ieri Angelo Ricci, l’avvocato avrebbe compiuto 80 anni tra poco più di un mese. Nato a La Spezia, ma di origini lunigianesi, Angelo Ricci ha sempre vissuto a lavorato a Carrara dopo essersi laureato all’Università di Pisa. Sotto la torre pendente aveva conosciuto anche la moglie Manuela, nata a Barga, ma di origini calabresi, della quale era rimasto vedovo da alcuni anni. La coppia aveva una figlia, Simona, anche lei avvocato oltre che vicepresidente di Erp e un nipote, Davide, che ha studiato Economia alla Bocconi di Milano. Angelo Ricci era iscritto all’Albo dei procuratori a partire dal 1969 e conservava ancora con estremo orgoglio il fatto di essere stato allievo di Pinetto Micheli. Nel corso della sua lunga carriera si è dedicato soprattutto a temi legati all’industria e a tutto quello che aveva a che fare con il mondo delle navi riuscendo sempre a distinguersi per le sue grandi qualità umane prima ancora che professionali. Fu avvocato della famiglia Bogazzi e grande esperto di diritto navale. Quando lasciava la toga Angelo Ricci aveva molte passioni a cominciare dal mare, "si vantava di essere un buon marinaio" racconta lui stesso in una mamoria. Era poi stato presidente del Rotary nell’anno 1983-84 e amava giocare a tennis. "Vi giocava con successo decrescente – ricorda nella sua ironica memoria -. Nel 1997 vinse il torneo dei giovani avvocati con grande sorpresa di tutti i partecipanti e, soprattutto sua". La notizia della morte di Angelo Ricci ieri si è diffusa veloce e in tanti hanno voluto ricordarlo con un breve pensiero. "Angelo Ricci – ha scritto la presidente dell’ordine degli avvocati Giovanna Barsotti a tutti i colleghi – era figlio di un tempo che forgiava avvocati fatti di materiali oggi non più in commercio. Sensibile e colto era incapace di non centrare il bersaglio. La nostra categoria perde un altro elemento portante e viene privata dell’apporto lucido e costruttivo che Angelo regalava a tutti noi, assieme al suo ampio ed accogliente sorriso, che non lesinava e che concedeva a tutti, prima ancora del quotidiano saluto. Abbracciamo Simona e Davide, oggi chiamati alla più dura delle prove dei figli, all’innaturale ultimo saluto. Proprio attraverso loro e attraverso quella parte di sé che Angelo ha lasciato nella figlia e nel nipote potremo ancora chiacchierare di lui". Profondo cordoglio ieri l’hanno voluto esprimere anche tecnici, impiegati, dirigenti e il presidente di Erp che si sono simbolicamente stretti attorno a Simona, vice presidente dell’ente e Davide. Oggi alle 16 nella chiesa della Sacra Famiglia i funerali.