
Iside Chiocca in una bella foto al lavoro, in quel bar che ha caratterizzato tutta la sua vita e che non ha lasciato fino all’ultimo
Si celebrano oggi alle 15 nella Chiesa di San Caprasio ad Aulla i funerali di Iside Chiocca. Si è spenta all’età di 84 anni nel tardo pomeriggio di martedì all’ospedale Sant’Antonio Abate di Fivizzano, dov’era ricoverata dal giorno prima per un malore. Combatteva da tempo con un brutto male ma ha continuato a lavorare instancabilmente nel suo Bar Sport, in centro Aulla. "Persona generosa, sempre sorridente e accogliente": è così che la ricordano tutti, dietro quel lungo bancone del bar in cui ha lavorato tutta una vita insieme al marito Vinicio Simonini, titolare del locale avviato nel 1958 con il fratello Emilio. Un punto di riferimento per la comunità aullese e i numerosi clienti, giovani e meno giovani, molti dei quali pensionati che amavano trascorrere qualche ora del pomeriggio “dalla Iside“ a giocare a carte. Il suo bar era il primo ad aprire e l’ultimo a chiudere, tappa fissa per lavoratori mattinieri e per le colazioni di tanti giovani al rientro dai balli del sabato sera. Tutti sapevano della sua malattia ma vederla sempre al bar aiutava a sperare e persino a immaginarla guarita. "Non ha sofferto ed è l’unica cosa che ci dà conforto", dice la figlia Serena, distrutta dal dolore per una morte che ha colto all’improvviso la madre con la quale ha sempre avuto un legame strettissimo. "Con lei e mia figlia Chiara, ho condiviso tutta la mia vita. Ogni ricordo mi lega a lei, che c’è sempre stata per me e per la sua unica nipote. Da quando è morto mio papà, ormai 18 anni fa, la nostra è stata una vita a tre". Il cordoglio per Iside è davvero collettivo.
Sono numerosi anche i messaggi sui social e lo stesso sindaco di Aulla, Roberto Valettini, ha scritto un toccante messaggio pubblico di condoglianze: "Apprendo ora, con dolore, della scomparsa della cara Iside, figura storica è sempre amabile del mitico bar Sport e quindi dell’intero commercio aullese. Proprio ieri l’altro mattina al bar mi ha regalato una bottiglia per un brindisi per il compleanno di mia moglie Maruska. É stata davvero molto cara, anche in quest’ultima occasione. A Serena, a Chiara e ai familiari tutti, i sensi del mio cordoglio e l’espressione della mia sincera, affettuosa vicinanza". Venerdì il bar Sport riaprirà le serrande: "Il bar era la sua vita - conclude Serena - e noi riapriremo per continuare a renderla felice, come se fosse ancora nsieme a noi". Chiara e Serena ringraziano tutto il personale ospedaliero di Fivizzano e in particolare i reparti di medicina e oncologia per le premure con cui hanno accudito Iside nelle sue ultime ore di vita.
Michela Carlotti