Addio a un secolo di storia Così la Croce bianca chiude

Domani l’assemblea tra sindacati e Anpas per la dismissione

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Un addio doloroso, non solo per la città, ma anche per tutta la provincia. La Croce bianca, dopo 124 anni di storia, chiude i battenti. Debiti con Equitalia e i fornitori, stipendi non pagati, che tutti sommati arrivano a un totale di un milione e mezzo di euro, un fardello troppo grande da portare avanti.

Chiude i battenti e da domani saranno a casa anche i 12 dipendenti, tutti licenziati, con i sindacati che provano a sostenere questa fase transitoria. Tutti potranno accedere alla disoccupazione, Anpas ha poi garantito che, oltre a una piccola somma pagata ai dipendenti ad aprile, ci sarà un accordo tombale che possa far incassare se non tutto, almeno una parte di stipendi mancanti. La speranza della stessa Anpas è quella di far tornare a lavorare il prima possibile i dipendenti.

Una realtà importante del terzo settore che si ferma. Attualmente in provincia ci sono: la Croce rossa di Massa, Albiano Magra; Croce azzurra di Montignoso; la Pubblica assistenza di Carrara, Comano, Aulla, Fosdinovo, Casola, Monzone, Licciana Nardi, Zeri; Misericordia di Massa, Pontremoli, Mulazzo e Bagnone; Avis di Fivizzano. I disagi e i problemi delle associazioni raccontate dai presidente Fabrizio Giromella e Bruno Ciuffi negli articoli sotto.