REDAZIONE MASSA CARRARA

Acquedotto in Senegal "E l’elettricità nelle case"

Semou Diouf porta avanti la battaglia per dotare il suo villaggio di nuovi impianti. Ha raccontato il percorso e i traguardi raggiunti in un incontro a Palazzo Ducale

L’acqua è vita: a Palazzo Ducale l’emozionante viaggio in Senegal di Semou Diouf e Fabio Evangelisti per verificare la possibilità di attivare il progetto di un impianto di desalinizzazione per rendere potabile l’acqua di Mboul Souka, villaggio dove è nato Semou. Lui, senegalese, per tanti è ’il ragazzo della Tim’, infatti da diversi anni lavora nel negozio di telefonia di viale Chiesa. Si è ben integrato nel tessuto sociale del territorio e da anni coltiva un grande sogno: portare l’acqua nel suo villaggio e nei villaggi senegalesi che stanno morendo a causa della siccità. Durante l’estate scorsa dal villaggio Mboul Souka era arrivato un sos per la mancanza di acqua: per raggiungere l’approvvigionamento più vicino bisognava percorrere almeno due-tre chilometri con muli o cavalli. Per risolvere la situazione e trasportare l’acqua al villaggio dalla nuova perforazione servivano 2 km di tubature.

"Grazie all’associazione di promozione sociale Touba e alla generosità di tante persone siamo riusciti a racimolare la somma di 7mila euro e a dotare il villaggio della nuova tubazione – informa Semou, fiero – Adesso l’acqua c’è e a giorni sarà attivato anche l’allaccio dell’energia elettrica nelle case". Una piccola soddisfazione che si perde nel più ampio progetto di dotare questa parte del Senegal di un dissalatore. La storia di Semou è partita nel 2017 grazie alla sensibilità del gruppo facebook “L’acqua delle donne“ di Galeano Fruzzetti, il quale è stato promotore di diverse iniziative. Che sono state riassunte dalla giornalista Angela Maria Fruzzetti, la quale ha aperto i lavori con un excursus sulla vicenda di Semou, seguita negli anni da La Nazione. Determinante è stato l’incontro dello scorso mese di luglio, a Palazzo Ducale, promosso dall’Acqua delle donne con la presenza di Fabio Evangelisti e dell’ingegner Massimiliano Biselli, che ha parlato del progetto del dissalatore che vede la possibilità di applicare una tecnologia fruibile, rendendo quel popolo autonomo.

Il costo totale dell’intervento è salito oggi a 180mila euro, una cifra importante. Fabio Evangelisti ha voluto verificare sul posto se c’è la possibilità oggettiva di poterlo realizzare e, insieme a Semou, ha fatto un viaggio in quelle terre del Senegal. Un viaggio raccontato anche sulle sue pagine Facebook e riassunto l’altra sera attraverso alcune immagini e tante emozioni vissute in quei luoghi. Tuttavia le prime tracce sono ben marcate perchè, come ha informato Evangelisti, proprio alcuni giorni fa ha ricevuto una riposta dalla Farnesina, a cui si era rivolto, dove si annuncia un futuro incontro con il sottosegretario. Un passo importante a livello ministeriale, che ha visto coinvolto anche il deputato Alessandro Amorese. Hanno preso parola il presidente dell’associazione Insieme Daniele Tarantino, Sara Vatteroni per Casa Betania, Idilio Antonioli dell’associazione Padre Damiano e Galeano Fruzzetti il quale ha ricordato il suo incontro con Semou e il viaggio intrapreso per aiutarlo a realizzare il suo sogno. Ha coordinato l’incontro Alessandra Morandi presidente di In–Nova Massa.