Accoltellamento in centro città. Slitta la convalida del fermo. Ferito ancora in prognosi riservata

Galli resta ai domiciliari in attesa dell’udienza davanti al Gip che si terrà lunedì prossimo. Proseguono le indagini a tappeto dei carabinieri: Rossi rimane in coma farmacologico.

Accoltellamento in centro città. Slitta la convalida del fermo. Ferito ancora in prognosi riservata

Accoltellamento in centro città. Slitta la convalida del fermo. Ferito ancora in prognosi riservata

L’accoltellamento di via Buonarrotti parte da una frase: "Lascia stare che qua va a finire male". Questo ha sentito il titolare del circolo Endas dove è iniziato tutto, centro di un diverbio tra conoscenti che poi si è trasformato in un bagno di sangue, dove una lite giovedì sera ha preso la direzione delle lesioni che in base al referto potrebbero poi trasformarsi in tentato omicidio. Lesioni personali aggravate da uso di arma da taglio, di questo dovrà rispondere, per il momento Augusto Galli, detto ’Robè’, che si trova agli arresti domiciliari con udienza per convalida del fermo rimandata a lunedì che deciderà anche l’eventuale detenzione in carcere.

Lui, 58enne muratore di Codena, che la sera di giovedì intorno alle 19 durante un diverbio ha estratto il coltello e ha ridotto in fin di vita Lorenzo Rossi, manovale 46enne di Torano, con un colpo inferto all’addome. Si presume che a scatenare il dramma sia stata una motivazione di gelosia. Rossi portato prima al Noa poi all’ospedale di Cisanello con l’elicottero del 118 ha subìto un intervento chirurgico di oltre 6 ore.

Attualmente si trova in coma farmacologico all’ospedale pisano dove i medici proveranno a risvegliarlo nelle prossime ore, ma sulle sue condizioni c’è un cauto ottimismo anche se il pericolo di vita non è ancora chiuso. Però sarà appunto il referto alla fine della prognosi riservata che potrebbe mutare il capo d’imputazione e cambiare le carte in tavola per Galli.

Confidenze e ammiccamenti la causa di tutto, quelle che avrebbero suscitato la gelosia di Rossi che dopo una discussione proseguita fuori dal circolo si sarebbe trovato faccia a faccia con Galli, tra un’Audi bianca e una Mini, proprio lì il coltello a serramanico conficcato nell’addome del toranese poi crollato a terra in una pozza di sangue. La fuga veloce dell’aggressore dopo poco fermato dai carabinieri in via Pietro Tacca, in evidente stato confusionale.

Saranno poi gli investigatori guidati dal tenente colonnello Cristiano Marella a trovare il coltello compatibile con le ferite di Rossi proprio all’interno dell’auto di Galli. Proseguono intanto le indagini da parte degli uomini dell’Arma per fare luce sulla vicenda e sulla reale dinamica dei fatti con i militari che anche ieri mattina sono andati a sentire le testimonianze di coloro che erano presenti quella sera in via Buonarroti. Le indagini proseguiranno a tappeto anche nella giornata di oggi per avere un quadro ancora più preciso dell’accaduto.

Patrik Pucciarelli