Accoltellamento in centro. Ai domiciliari l’aggressore

Confermato il fermo dal gip Berrino. Stabili le condizioni di salute del ferito. Proseguono le indagini dei carabinieri per ricostruire i fatti di giovedì sera.

Accoltellamento in centro. Ai domiciliari l’aggressore

Accoltellamento in centro. Ai domiciliari l’aggressore

di Alfredo Marchetti

Convalidato il fermo da parte dei carabinieri che interessa il presunto aggressore di Lorenzo Rossi, ovvero Augusto Galli, detto ’Robè’, 58enne muratore di Codena che giovedì sera, durante una lite con il 45enne, avrebbe inferto una coltellata all’addome al toranese riducendolo in fin di vita. Ieri mattina c’è stata l’udienza di convalida del fermo davanti al giudice delle indagini preliminari Dario Berrino. L’uomo, difeso dal legale Dino Del Giudice, si è avvalso della facoltà di non rispondere. La pm Giulia Giancola non ha chiesto la custodia cautelare in carcere. Il difensore si è opposto ai domiciliari proponendo l’obbligo di firma, in quanto Galli ha bisogno di lavorare, proponendo al giudice di concedergli un permesso per recarsi al lavoro. L’udienza è durata circa una mezz’ora e intorno a mezzogiorno e mezzo il gip ha convalidato il fermo e disposto i domiciliari per il 58enne.

È ancora a Cisanello invece il ferito: i medici lo stanno tenendo sotto sedazione, le condizioni sono stabili. Si attende il referto medico per capire se cambiare il capo di imputazione a carico del muratore, passando da lesioni aggravate multiple a tentato omicidio.

Confidenze e ammiccamenti potrebbero essere la causa di tutto, quelle che avrebbero suscitato la gelosia di Rossi che dopo una discussione proseguita fuori dal circolo Endas di via Buonarroti in centro città si sarebbe trovato faccia a faccia con Galli, tra un’Audi bianca e una Mini, proprio lì il coltello a serramanico conficcato nell’addome del toranese poi crollato a terra in una pozza di sangue. La fuga veloce dell’aggressore dopo poco fermato dai carabinieri in via Pietro Tacca, in evidente stato confusionale. Il presunto aggressore si sarebbe difeso dicendo di aver avuto in possesso il coltello perché lo utilizza di solito per andare a fare i funghi e avrebbe estratto l’arma con l’intento di difendersi da Rossi.

Gli investigatori guidati dal tenente colonnello Cristiano Marella hanno trovato compatibile con le ferite di Rossi il coltello trovato proprio all’interno dell’auto di Galli. Non si fermano intanto le indagini da parte degli uomini dell’Arma per fare luce sulla vicenda e sulla reale dinamica dei fatti con i militari che anche nelle scorse ore sono andati a sentire le testimonianze di coloro che erano presenti quella sera in via Buonarroti. Le indagini proseguiranno anche nei prossimi giorni.