
Alcuni avevano i guanti. Altri cappello e sciarpa. Quasi tutti indossavano il piumino. Ieri mattina i ragazzi dell’alberghiero Pacinotti Belmesseri di Bagnone hanno manifestato: in classe c’era troppo freddo, perché i riscaldamenti sono guasti da tempo. Arrabbiati per le promesse non mantenute hanno deciso di entrare a scuola, ma non in classe e sono rimasti tutta la mattina in corridoio a protestare, pacificamente. Sono diversi mesi che qualcosa nel sistema di climatizzazione non funziona.
"La scorsa estate c’è stato il problema opposto - ha raccontato una ragazza - non funzionava l’aria condizionata e i nostri compagni di quinta hanno dovuto sostenere l’esame di maturità al caldo. Poi ci sono state le vacanze estive, siamo tornati a scuola a settembre e il problema si è ripresentato, in senso opposto". In effetti la temperatura all’interno del classi non era piacevole e accogliente. Non solo, le finestre di alcune classi non si chiudono troppo bene ed entrano spifferi di aria fredda. Le segnalazioni alla Provincia ci sono state, gli studenti hanno chiesto sostegno alla dirigente Lucia Baracchini, che a sua volta ha informato la provincia per sollecitare la risoluzione del problema. "In classe fa freddo - hanno aggiunto alcuni ragazzi - anche in sala e in cucina. Abbiamo freddo negli spogliatoi, quando dobbiamo cambiarci per indossare le nostre divise". Alcuni tecnici sono arrivati a scuola la settimana scorsa, ma non sono riusciti a risolvere il problema e non sono più tornati. Ecco quindi che ieri mattina i ragazzi hanno preferito manifestare. Si sono seduti tranquilli nell’atrio della scuola e hanno promosso un sit-in di protesta, con tanto di cartelloni colorati e divertenti. ‘A novembre termosifoni spenti, basta disagi per gli studenti’; ‘Ho un pinguino come compagno di banco’; ‘Fa tanto freddo che il lupo ha deciso di perdere il vizio, ma di tenersi il pelo’: erano solo alcune delle scritte sui cartelli appesi alle finestre della scuola.
Tra l’altro il problema arriva in una scuola moderna e inaugurata da poco: risale al novembre del 2018 il taglio del nastro dell’alberghiero Pacinotti, sede che i ragazzi occupavano già dall’inizio dell’anno scolastico. Due anni per costruire il plesso, con un investimento di circa 3 milioni e 900 mila euro, per una struttura super moderna con un sistema impiantistico di primo livello: un fotovoltaico da 30 kw, un sistema geotermico a sonde con pompa di calore di 100 kw di potenza per un riscaldamento e raffreddamento del pavimento radiante, una ventilazione meccanizzata ad alto rendimento. Che però non funziona.
Monica Leoncini