
I residenti lamentano incuria, auto abbandonate, crateri nelle strade "Vorremmo una risposta dal Comune: qui c’è il terzo mondo".
Auto abbandonate. Buche nel terreno, che quando piove si riempiono d’acqua. Mancanza d’illuminazione e di fognature. È un vero e proprio far west quello che lamentano i residenti di una zona interna di viale da Verrazzano, dove passa la ferrovia che dalla stazione industriale di Massa (Massa zona) porta al porto. Siamo davanti al mare, in una zona che sulla carta avrebbe tutte le potenzialità per essere residenziale, e invece si ritrova a fare i conti con problemi di tutti i tipi.
"Ci siamo rivolti ai vigili per la rimozione delle auto abbandonate - si sfoga Marco Savio - ma ci hanno detto che dobbiamo fare un esposto in Comune, e in Comune ci hanno risposto che occorrono comunque due anni prima di poter portare via le macchine". Nonostante l’olio in terra, nonostante le batterie scoppiate. C’è persino un carrettino per i bomboloni, con tanto di trombetta attira-bambini funzionante, che qualcuno ha abbandonato in un angolo e coperto con un telo, in attesa chissà di tempi migliori. Ci sono materassi e gomme buttate lì. Insomma, il degrado è totale. "Abbiamo sentito anche l’Autorità portuale e la Capitaneria di porto, ma anche loro c’entrano e non c’entrano" continua Savio. Logico che le condizioni di abbandono generale in cui versa la zona alimentino traffici loschi.
"Di notte sembra di essere nel Bronx, si vede gente che nasconde e cerca cose lungo le rotaie, ci sono persone che si riuniscono qui fuori a parlare al telefono con paesi lontani quando tu vorresti solo dormire" gli fa eco Cristina Dogliani che vive qui con il marito francese Armand Gastelu. "Venti metri più sopra e più sotto la zona è anche curata, manca solo questo pezzetto" aggiunge lui. Il luogo è naturalmente diventato meta di padroni con i cani, "e quello sarebbe anche il meno, il peggio è tutto il resto" dice Savio. Di notte è pericoloso per le donne sole rientrare, "Penso a mia figlia" dice uno dei residenti. "E a mia nuora" aggiunge un’altra. Grande disagio anche per le ambulanze "Una volta sono salito con mio figlio che si era fatto male a un braccio e l’ambulanza doveva andare a 3 all’ora per non fargli male anche all’altro arto". Quando passa il treno diretto al porto con i blocchi di marmo o i tubi, la terra trema, e anche i letti, dato che passa anche alle 23. "Non ci sono nemmeno le fognature. Vorremmo che qualcuno del Comune venisse a dare un’occhiata" lamentano a una voce i residenti, che in tutta la zona sono circa 10. "Una volta Zubbani in campagna elettorale ci aveva promesso che avrebbe realizzato una vera e propria strada nel tratto di ferrovia che è stato smantellato, in modo da raggiungere viale Zaccagna, poi invece non se n’era fatto di nulla" aggiunge Tiziana Telara, che nella via c’è nata e con Gigliola Fasolini ci accompagna a vedere questo tratto di strada, oggi invaso dalla vegetazione. Di tutte le zone abbandonate, questa sembra davvero la più abbandonata di tutte, anche da Dio. "Vogliamo risposte dal Comune" dicono i residenti.