A fuoco le auto della famiglia Musetti "I codardi si muovono sempre nel buio"

Si parla di un atto intimidatorio nei confronti del rappresentante di Forza Italia. Indagano carabinieri e vigili del fuoco

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di Claudio Laudanna

Fiamme nella notte: rogo tra le case a Bonascola. Incendiate due auto della famiglia di Gianni Musetti, esponente di Forza Italia e da anni tra le figure di spicco del centrodestra carrarese. Le due vetture, una Fiat Panda e una Mercedes di grossa cilindrata, sono andate in fumo nella tarda serata di domenica. Su quanto accaduto indagano i carabinieri della compagnia cittadina al comando del maggiore Cristiano Marella, ma fin dalle prime battute la pista dolosa è apparsa come quella più plausibile visto che le due auto erano parcheggiate in un’area condominiale a distanza di circa una decina di metri una dall’altra, circostanza che fa escludere l’ipotesi che da un veicolo le fiamme possano essersi spostate accidentalmente all’altro. Ad accorgersi di cosa stesse accadendo sono stati alcuni vicini di casa della famiglia Musetti che domenica attorno alle 23 hanno visto il fumo. Sono partite le chiamate ai vigili del fuoco che in pochi istanti sono arrivati sul posto e hanno spento le fiamme: le due vetture però erano già irrimediabilmente danneggiate. A Bonascola sono poi arrivati anche i carabinieri che hanno raccolto testimonianze. Gianni Musetti è molto conosciuto in città per la sua attività politica, il padre è uno stimato imprenditore del lapideo e da quanto emerge nessuno dei due ha mai ricevuto minacce o messaggi. Il compito di far chiarezza toccherà ai carabinieri che hanno già cominciato ad acquisire tutti i filmati delle numerose telecamere di sicurezza presenti nella zona, mentre ieri pomeriggio a Bonascola sono tornati i vigili del fuoco per stabilire l’esatta causa del rogo. Si tratta di un particolare che potrebbe portare a chi ha appiccato l’incendio e quindi raccontare se si sia trattato di un atto mirato per colpire la famiglia Musetti o se invece di un gesto di uno o più piromani. Intanto la vicenda si è subito trasformata anche in un caso politico. "Questo è il regalo che certi individui squallidi mi hanno fatto questa notte" ha scritto Gianni Musetti sotto le foto delle due auto bruciate in un post che sui suoi social ha ricevuto moltissimi commenti. "Due auto bruciate dentro la proprietà della mia famiglia – aggiunge -. I codardi si muovono sempre con il buio. Grazie a tutti quelli che mi sono vicini e mi incoraggiano ad andare avanti. Le auto si ricomprano senza problemi, la vostra dignità no". Vicinanza all’esponente di Forza Italia è arrivata dagli antichi alleati di Fratelli d’Italia. "Siamo certi – dicono il coordinato comunale Lorenzo Baruzzo e il consigliere Massimiliano Manuel - che Gianni continuerà a lottare per i propri ideali, senza abbassare la testa. Chiediamo però alla sindaca Serena Arrighi di mettere al centro della propria azione di governo, il tema della sicurezza urbana". Parlano invece di "Grave atto intimidatorio" il capogruppo di Fdi in Regione Francesco Torselli, il vice Vittorio Fantozzi e i consiglieri Diego Petrucci, Alessandro Capecchi e Gabriele Veneri.