Anna Pucci
Cronaca

8 febbraio '45: le bombe nel cuore di Massa

Le devastazioni di piazza Aranci e della Conca, con morti e feriti, furono "effetti collaterali" dell'attacco aereo alleato a supporto dell'offensiva della 92ª Divisione Buffalo sulla Linea Gotica apuana / CONCA, IL RICORDO DEL BOMBARDAMENTO - FOTO / VERSILIA ROSSO SANGUE - LE FOTO STORICHE / MASSA FERITA, IL LIBRO - ARTICOLO / MASSA FERITA, IL DOCUFILM - ARTICOLO / CONCA: LA COMMEMORAZIONE E I RACCONTI - ARTICOLO / CONCA: LA TESTIMONIANZA DI UN SOPRAVVISSUTO - ARTICOLO / VERSILIA ROSSO SANGUE: L'OFFENSIVA ALLEATA SULLA LINEA GOTICA - ARTICOLO

Piazza Aranci devastata dalle bombe alleate

Massa, 7 febbraio 2015  - L’OFFENSIVA alleata della 92ª Divisione Buffalo sulla Linea Gotica nel tentativo di sfondare il fronte tedesco ebbe pesanti effetti collaterali sulla città di Massa. Scattò alle 6 dell’8 febbraio con l’avanzata dei carri armati e della fanteria e il supporto del fuoco dell’artiglieria e degli aerei dell’86° Squadrone Tattico. Gli aerei: è dell’8 febbraio 1945 il bombardamento del centro storico di Massa, consegnato alla memoria collettiva della città dalle immagini di piazza Aranci e della Conca devastate. “Massa Ferita, 8 settembre 1943 - 10 aprile 1945” è il libro che il massese Franco Frediani ha voluto dedicare «ai ricordi, memorie, testimonianze, scritte e fotografiche, dei due anni più terribili vissuti nella nostra città» e che culminarono, appunto, nel devastante bombardamento dell’8 febbraio 1945. «La piccola Massa Dipinta, edificata in 900 anni da una comunità povera ma con qualche senso del bello, venne in parte irrimediabilmente cancellata – sottolinea Fradiani –. Ezio Miniati, recentemente scomparso, fu, suo malgrado, testimone di quei tragici momenti». E così li descrisse: “7 febbraio. Alla Conca macellano due cavalli uccisi dalle cannonate (la carne di cavallo è buona e dolciastra; ce ne fosse tutti i giorni). Da Sarzana con il carrettino è arrivato Mazzi, l’elettricista. Porta un pò di tutto: farina, olio, sigarette, strutto, zucchero...”. 8 febbraio: “Quando sbircio dal portone verso la piazza, alle 9, mi accorgo che le cannonate della notte hanno spazzato via l’orologio della Fabbrica. Alle 10 il finimondo: aerei alleati ci bombardano. Con mia madre mi rifugio in cantina (Dio mio, viene giù la casa!). Mio padre in Prefettura ha trovato fortunatamente riparo nei rifugi del palazzo. Dopo gli schianti delle bombe fuggiamo fra un immenso polverone. Alla Conca sono morte sei persone. Un tedesco è stato schiantato, in piazza Aranci, accanto ai leoni. L’unico rifugio è la galleria vicino alla Martana”.

Il docu-film "Massa f erita", ricostruzione di Franco Frediani dei tragici avvenimenti che sconvolsero la nostra città dall’8 settembre ‘43 al 10 aprile 1945 e che culminarono nel devastante bombardamento alleato dell’8 febbraio 1945, sarà riproposto sabato 7 febbraio   alle 16 alle Stanze del Teatro Guglielmi da Italia Nostra. Seguiranno le testimonianze d i Giovanni Bocci, Liliano Mandorli e Pietro Della Tommasina. Il filmato, tratto dall’omonimo volume dello stesso Frediani, ha la voce narrante di Fabio Cristiani ed è un viaggio nella memoria, a tratti struggente, come le immagini della strage nazista a San Leonardo sul Frigido. Al centro non solo le foto del libro ma anche materiale inedito e filmati originali.