
Centoventi anni fa, il 12 maggio del 1903, a Massa fu istituito il Corpo dei pompieri. Giovan Battista Podestà ne fu il primo Comandante. A renderlo efficiente non basteranno però incendi devastanti, come al Mulino Orsi e alla Casa Pellerano, domati grazie ai pompieri di Spezia, Carrara e Viareggio. Bisognerà attendere fine anni ‘30 e i primi ’40 quando il Corpo poté disporre di un alloggio in via Marina Vecchia, poi rammodernato e ampliato negli anni ’50. Divenuta insufficiente, è solo dal 2002 che la città ha una sede adeguata alle necessità.
Franco Frediani ne ha ripercorso la storia in un volume che, ricco di immagini, ha la prefazione di Arturo Antonelli, attuale Comandante di Massa Carrara. Il volume è in vendita in alcune edicole e librerie della città. La prefazione: "Ricostruire eventi accaduti nel passato costituisce un grande impegno scientifico e letterario, oltre che un lavoro di minuziosa ricerca storiografica. Il passato è nella vita di ognuno di noi, e ripercorrerne le sue fasi serve da insegnamento per comprendere l’evoluzione della società, della civiltà, della comunità in cui viviamo. Raccontare la storia richiede abilità e passione. Ed è trasparente lo slancio con cui vengono rivelate vicende che hanno segnato la storia dei Vigili del Fuoco di Massa Carrara del secolo scorso. Un saggio, dunque, molto particolare, perché ci tramanda aspetti inediti proiettandoci in un’epoca lontana, eppure così vicina per il perpetuarsi di fatti ed avvenimenti che sembrano legare quegli anni così remoti ai nostri giorni nei quali, purtroppo, l’opera dei Vigili del Fuoco è sempre indispensabile per la sicurezza delle persone e dei beni. L’opera, con la lente d’ingrandimento puntata sull’attività tecnico-operativa dei “pompieri”, racconta l’impegno, la dedizione, la fatica quotidiana, la passione e la capacità inventiva delle persone che hanno dedicato la propria vita a soccorrere quella degli altri e alla salvaguardia della comunità di Massa Carrara, evidenziando le difficoltà iniziali nel creare un’organizzazione razionale a causa della limitatezza delle risorse economiche ed umane di quel tempo. Si deve alla tenacia ed alla forza di volontà del primo Comandante, Giovan Battista Podestà, se il Corpo dei Pompieri di Massa è riuscito ad ottenere, in tempi successivi, attrezzature ed equipaggiamenti adeguati. E’ sorprendente, dunque, scoprire come, con i modesti mezzi di allora ed in mancanza di una politica unificante (unificazione che avverrà soltanto negli anni Trenta), i Vigili del Fuoco riuscivano ad effettuare interventi complessi ed impegnativi, durante i quali non era insolito annotare episodi di eroismo da parte anche di comuni cittadini. Attraverso l’appassionata trascrizione degli accadimenti, impressi negli ordini del giorno, nei rapporti d’intervento, nei documenti e nelle relazioni reperite, accompagnati da una ricca galleria di immagini fotografiche, l’autore ci conduce attraverso la storia dei Vigili del Fuoco massesi, fino al dopoguerra, con lo scopo di non dimenticare le tracce del passato, perché “La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi (Cicerone)”.