Roma, 17 maggio 2025 – Davanti a un Centrale stracolmo. Davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Jasmine Paolini dipinge la Cappella Sistina al Foro Italico e vince gli Internazionali d'Italia a Roma battendo in finale per 6-4 6-2 l'americana Coco Gauff. Determinante la tattica imbastita da Jasmine, perfetta per la terra rossa, che spinge sui punti deboli della giovane collega. E' il trionfo del tennis italiano, il trionfo di Jasmine Paolini (secondo mille in carriera), il trionfo del movimento sportivo in generale in uno dei templi dello sport. Paolini regina a Roma quarant'anni dopo Raffaella Reggi: alzando il trofeo, ringrazia tutti, anche il Capo dello Stato, “per il suo sostegno”.

Il primo set
Jasmine gioca per la storia, e la fa, e per diventare la quarta giocatrice della storia a vincere gli Internazionali d’Italia, un titolo che manca dal 1985 quando vinse Raffaella Reggi. La partita inizia bene, infatti Paolini riesce subito a strappare il servizio a Coco Gauff, che parte contratta e fallosa, così un rovescio incrociato in corridoio dà all’azzurra il primo game. Ma arriva subito la reazione della statunitense, che ha un rovescio micidiale, e appena Paolini accorcia nascono i guai. Coco, però, cicca un diritto da posizione centrale mancando la palla del contro-break. Il pareggio arriva comunque, alla terza palla, quando Jasmine manda un rovescio out: 1-1. Paolini, sfondando di diritto, ben centrata nei colpi, propizia il nuovo break anche grazie a un errore di Gauff: 2-1.
Lottato anche il quarto gioco, ma Paolini riesce a stuzzicare il diritto di Gauff, il colpo in teoria più debole, e finalmente riesce a tenere la sua battuta per salire 3-1. Jasmine gioca meglio e si guadagna la palla del doppio break pure al quinto game, ma Gauff annulla con uno splendido rovescio lungo linea e accorcia subito dopo sul 3-2. Paolini è comunque solida e riesce a cavarsi di impaccio da un game molto duro, trascinato ai vantaggi da una Gauff in crescita: 4-2. Non ci sono giochi facili, spesso si va ai vantaggi e accade anche al settimo, dove la risposta di Paolini si fa efficace, ma l’americana sfrutta il servizio e accorcia nuovamente sul 4-3.
L’azzurra non si scompone, vince un altro game molto lottato, sempre ai vantaggi, e si guadagna il 5-3 che mette Gauff spalle al muro. Coco è testa di serie numero 4, non una qualunque, e tiene vivo il set tenendo la battuta che vale il 5-4. Il decimo game è il più facile, ma anche il più bello. Paolini gioca un punto spaziale, con una volée incredibile, che la porta a set point, poi concretizzato da un rovescio in rete di Gauff: 6-4.
Paolini indistruttibile: è festa
Paolini non si distrae e approccia alla grande anche il secondo parziale. Gauff è imprecisa al servizio, troppi doppi falli, ma lo è anche di diritto e, sotterrando l’ultimo colpo a mezza rete, concede subito il break: 0-1. A differenza del primo set, stavolta Paolini consolida subito il vantaggio, resiste agli attacchi di Gauff nel secondo game e alla fine si porta 2-0. La bravura di Jasmine è quella di commettere pochi errori gratuiti, sfruttando invece quelli di Coco che ogni tanto deraglia, soprattutto di diritto.
Infatti, proprio con un diritto lungo oltre la linea di fondo, arrivano altre due palle break per Paolini, abilissima tatticamente a scoprire tutti i punti deboli dell’avversaria. Il punto che vale il 3-0 è esemplare. Paolini muove Gauff a tergicristallo, sfiancandola da un lato all’altro e obbligandola a una smorzata senza senso per uscire da una ragnatela troppo stretta. Boato del Foro Italico. Gauff sbanda, si irrigidisce di braccia e gambe, ma con la potenza prova a sopravvivere. Gioca un punto male, uno bene, mentre Paolini è una linea costante, con un tennis di percentuale. In ogni modo, il talento è talento e Coco si guadagna una palla break nel quarto game; con uno scambio sulla diagonale di diritto, Paolini annulla, ma a corto di prime palle ne arriva una seconda e stavolta è quella giusta: 3-1.
Jasmine si può scomporre? No, niente. Gauff crolla al servizio e fa quasi tutto da sola e all’ennesima seconda palla c’è la risposta fulminea di Paolini che ristabilisce il break e il vantaggio: 4-1. Il sesto game è di quelli importanti, perché può cementare il divario, e Paolini ne esce alla grande, con un diritto ficcante che coglie in fallo Gauff e, con la prima di servizio, propizia la risposta in corridoio dell’avversaria: 5-1. Gauff deve soffrire anche nel settimo gioco, perché Paolini disegna una tattica terraiola pressoché perfetta, ma riesce a uscirne e ad allungare la partita salendo 5-2. L’ultimo game è una sorta di passerella, ma c’è ancora lavoro da fare. Jasmine lo fa, perché ormai è un treno in corsa inarrestabile. Il servizio la salva nel momento di massima tensione, quando Gauff annulla il primo match point con una riga: basta una prima di servizio centrale. Il resto è storia, descritto dall’esultanza del Foro Italico e dalla gioia di Sergio Mattarella: 6-4 6-2 in un’ora e mezza di gioco. Roma ha una nuova regina italiana. 'Non ho parole, sono emozionatissima. Non so cosa dire', le prime parole di Jasmine. Le diciamo noi: sei stata straordinaria.
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