
Maraia: "Siamo troppo fragili, colpa anche mia"
Un film già visto (leggi contro l’Ancona), con la Lucchese che, nonostante l’uomo in più per 70 minuti e avanti con il migliore in campo, Panico (terzo centro stagionale), non riesce a gestire il vantaggio. Evidentemente per mancanza di personalità, con l’avversario che, su uno dei tanti calci di punizione a favore, trova il gol del pari, di testa, con il lungo Spedalieri, in un’ area affollatissima. E, in pieno recupero, il modesto direttore di gara sorvola su un fallo in piena area di rigore ai danni di Maggio. Poteva scapparci il penalty. In sala stampa, Maraia (foto), finito nel mirino dei tifosi assieme a tutta la squadra, ha detto: "Dobbiamo essere onesti. C’è fragilità nella squadra. Ho inserito anche Romero, con lo scopo di tenere alto lo schieramento, ma non siamo stati in grado di gestire il risultato".
"Purtroppo – ha aggiunto il trainer – non è la prima volta che questo accade. Era già successo in parte ad Alessandria, ma soprattutto in casa con l’Ancona. Nonostante l’uomo in più per 70’, non abbiamo avuto la forza di portare a termine la partita. L’unico modo per subire gol era su calcio piazzato. E, così, purtroppo, è stato. Alla fine si è rischiato anche di perdere".
Poi il tecnico ha concluso: "La colpa me la prendo io, ma l’ho detto anche ai ragazzi: siamo fragili caratterialmente. Chi va ai play-off ha cattiveria, determinazione; noi non abbiamo questa forza, probabilmente non sono io in grado di dargliela. Il problema è che si aspetta di vedere cosa succede, lasciando l’iniziativa all’avversario che ha cominciato a buttare palloni nella nostra area di rigore".
"Naturalmente – ha concluso Maraia – siamo sempre in corsa per disputare i play-off, ma è ovvio che dovremo avere un atteggiamento diverso. Siamo fortemente dispiaciuti quanto lo sono i nostri tifosi. La contestazione fa parte del gioco quando non c’è il risultato".
Emiliano Pellegrini