
Mal di pancia e silenzi della dirigenza. Lucchese, adesso servono risposte
La pesante sconfitta di Cesena ha fatto venire il “mal di pancia“, non solo alla dirigenza, preoccupata per la piega che ha preso il campionato con la squadra oggi addirittura fuori dalla zona play-off, ma soprattutto ai tifosi, anche a quelli più incalliti, che hanno accolto con entusiasmo l’arrivo della nuova società, sottoscrivendo il numero record degli abbonamenti e sostenendo con entusiasmo i rossoneri in casa, ma anche in trasferta, come domenica a Cesena.
Tifosi ai quali, dopo il “flop“ dell’Orogel farebbe piacere conoscere l’autorevole pensiero del direttore generale Giuseppe Mangiarano e del direttore sportivo Alessandro Frara sulla situazione tecnica della squadra, alla luce dell’evidente inadeguatezza di molti dei cosiddetti ricambi. In fondo, fino a prova contraria, sono loro i responsabili della campagna acquisti estiva e di quella invernale che riaprirà i battenti alla fine di dicembre. Fino ad oggi nessuno ha letto un “virgolettato“ di Mangiarano o Frara. Non si capisce perché i due dirigenti rifiutino il confronto e il dialogo con la tifoseria, attraverso la stampa.
E’ la prima volta in oltre 100 anni di storia rossonera che si verifica una cosa del genere, con i dirigenti muti come pesci e quelle rare volte in cui hanno rotto il silenzio, è stato delegato a parlare l’amministratore Lo Faso, che è soprattutto uomo di conti e di bilanci. Siamo certi che anche questa volta la richiesta di un chiarimento generale avanzata sui social dai tifosi, cadrà nel vuoto.
A proposito, che cosa ne pensa il presidente Bulgarella dell’atteggiamento che stanno avendo i suoi più stretti collaboratori tecnici? Nessuno lo dice, anche se molti lo pensano, dopo l’ultimo “rovescio“: la partita di sabato prossimo al Porta Elisa contro la Vis Pesaro potrebbe essere decisiva per le sorti dello stesso allenatore Gorgone, anche se ultimamente il giovane tecnico rossonero ha ricevuto la fiducia da parte del presidente in persona. Noi rimaniamo convinti che le responsabilità maggiori non siano nel “manico“, ma nella “scopa“. Vale a dire nella qualità complessiva del gruppo, specialmente nel settore avanzato. La sconfitta di Cesena ha lasciato un preoccupante strascico a livello squadra: le condizioni fisiche di capitan Tiritiello, costretto ad abbandonare il terreno per un guaio muscolare.
Oggi aspettiamo che il nuovo addetto stampa della società, Nico Venturi, che ha preso il posto della dimissionaria Alessia Lombardi, informi sulle reali condizioni del giocatore, perno della difesa rossonera nonché vero leader della squadra. Trattandosi di un problema all’adduttore, i tempi di recupero vanno di solito da due a tre settimane di stop. E sarebbe davvero un bel guaio per la Lucchese, in un momento particolare del campionato. Bisognerà, infine, capire a che punto è il recupero di Visconti e Fedato.
Emiliano Pellegrini