
Il sindaco Mario Pardini: ora, dopo il naufragio della trattativa tra Ghiviborgo e l’imprenditore milanese, tocca alla sua amministrazione provare la via dell’Eccellenza
Eccellenza doveva essere ed Eccellenza sarà. E, così, nel giro di un mese, la Lucchese è retrocessa di... due categorie. Prima ha perso la "C" a causa del quarto fallimento, dopo che, sul campo, si era salvata ai play-out; poi la serie "D", dopo il mancato accordo con il Ghiviborgo.
La fine di quest’ultima trattativa è stata ufficializzata non dal club della Media Valle, ma da Fabrizio Capaccioli, amministratore delegato della Asacert, società che si occupa di certificazioni aziendali, la cui proprietà è nelle mani di una finanziaria svizzera e che aveva allacciato una trattativa per l’acquisizione del titolo sportivo del Ghiviborgo. Una volta che l’operazione è saltata, lo stesso Capaccioli ha inviato un comunicato stampa.
"Sfumata l’occasione di rilancio del calcio a Lucca – afferma nella nota Capaccioli – , nonostante l’impegno concreto e la piena disponibilità dimostrata da “Asacert-SB Spa” – ente di ispezione, certificazione, valutazione e formazione, con numerosi accreditamenti in Italia e all’estero – per l’acquisizione del titolo sportivo di una società, proprio al fine di favorire un percorso di rilancio che avrebbe permesso al calcio lucchese di partire dalla serie “D”".
"L’operazione – prosegue il comunicato di Capaccioli – si è arenata mancando le condizioni per la prosecuzione della trattativa con la società interessata, nonostante le garanzie fornite da “Asacert” e nonostante il ruolo attivo dell’amministrazione comunale di Lucca che si era posta come facilitatrice dell’intesa tra le parti. “Asacert” prende atto, con rammarico, dell’esito negativo della vicenda, dopo aver investito tempo, risorse ed energie nella convinzione di poter contribuire concretamente al rilancio del calcio nella città, come espressione autentica del territorio".
"Abbiamo creduto, sin dall’inizio – si legge nella nota dell’azienda “Asacert” – , nella possibilità di ridare forza ad uno sport, ai suoi tifosi e a una città che ha tutto il diritto di tornare a vivere soddisfazioni sportive all’altezza della sua storia. Purtroppo le condizioni per procedere non si sono concretizzate".
"Rimane il rammarico – conclude il comunicato – , ma anche la consapevolezza di aver agito con serietà, trasparenza e passione. Ringraziamo l’aministrazione comunale per aver favorito un dialogo nell’interesse di tutti coloro che hanno a cuore la possibilità di ridare una squadra all’altezza della città".
Lo stesso Capaccioli, in un successivo "vocale", ha aggiunto che "torneremo vivi per valutare l’ipotesi Eccellenza".
E, a proposito di questa tragica deriva calcistica, ieri Palazzo Orsetti ha diramato anch’esso una nota stampa. "Il Comune di Lucca – vi si legge – informa di aver appurato con rammarico l’esito negativo della trattativa tra la società “Asacert” e il Ghiviborgo che avrebbe potuto garantire un immediato futuro alla Lucchese calcio. L’amministrazione comunale è, tuttavia, già al lavoro per garantire il prosieguo della storia calcistica della squadra cittadina, consapevole dell’importanza che essa riveste per i suoi tifosi e per tutta la comunità. Per questo motivo è convocata una conferenza stampa per lunedì 16 giugno, alle ore 15, nella Sala degli Specchi di Palazzo Orsetti, durante la quale verrà illustrato ai giornalisti – e conseguentemente all’intera città – il piano che l’amministrazione intende mettere in atto per assicurare continuità alla storia della Lucchese". Vedremo.
Emiliano Pellegrini
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