
La Lucchese resta in Serie C grazie al gol di Ismaila Badie. Grande festa al Porta Elisa con 4500 spettatori.
Si chiama Ismaila Badie, gambiano di 24 anni, il "salvatore della patria" rossonera. Con quel "tiretto" di sinistro poco dentro l’area di rigore ha ingannato il pur forte Fusco ed ha riportato la Lucchese, fino ad allora, poco efficace, dall’inferno al… paradiso. Poi ha ciccato il gol del 2 a 0 a tu per tu con Fusco, ma che importa. Importa che Badje con quel suo modo un po’ "sbilenco" nelle movenze, abbia segnato quel gol che serviva per rimanere in categoria e regalare finalmente al pubblico delle grandi occasioni (4500 spettatori) una grandissima gioia e, soprattutto, consegnare al futuro acquirente la Lucchese ancora tra i professionisti.
E, mentre i rossoneri, panchina e collaboratori compresi, sono andati a fare il giro dello stadio a ringraziare il pubblico, i giocatori del Sestri sono rimasti per alcuni minuti a terra a pensare a come non sono riusciti a portare a casa risultato e salvezza. I "corsari" tornano tra i dilettanti, ma a testa alta.
In sala stampa arriva poi un Gorgone visibilmente provato, ma felice. "Ho visto – ha detto – uno stadio strepitoso. Pensavo cosa è questo sport e, per me, è dare gioia alle persone. Con il Sestri potevamo vincere e perdere: devo fare i complimenti ai liguri. Ma anche i miei ragazzi sono stati strepitosi, attaccati a questa maglia, così come tutti i dipendenti. Credevamo di raggiungere questo obiettivo e la mia dedica va a loro e al mio staff, fatto di persone perbene. La gioia mia è aver fatto felice la gente.Se ci credevo? Sì, fino in fondo. Ora mi auguro che questa bellissima città possa vivere con obiettivi diversi: se tutto questo diventasse vano, sarebbe davvero un peccato. Quando la gente di Lucca avverte qualcosa, risponde presente".
Magnaghi parla poi a nome di tutti i compagni. E dice: "Voglio ringraziare il mister e i miei compagni. Il mio pensiero va anche ai ragazzi che, purtroppo, non sono potuti rimanere con noi. É stata un’annata travagliata. Mi auguro che il calcio a Lucca possa andare avanti. Noi abbiamo lasciato la Lucchese nel professionismo".
E’ proprio vero che le vittorie più belle sono quelle più sofferte. E, ieri, in un "Porta Elisa" "sold out" è andata proprio così. Con calma avremo modo di analizzare il campionato e quello che è successo ieri sera; intanto, però, dobbiamo dire grazie a questo gruppo di giocatori, guidato da Giorgio Gorgone, perché hanno lottato fino alla fine, nonostante tutto e solo per questo motivo hanno meritato di rimanere in "C".
Ora, dopo il "miracolo" (sofferto) fatto sul campo, serven ben altro "miracolo", perché Lucca e la Lucchese non possono perdere in nessun modo il calcio professionistico. Al triplice fischio di Mucera è iniziata la festa in campo e sugli spalti, con i tifosi che in quel finale arrembante, ma ancora senza gol, avevano cominciato a temere il peggio. Ma non avevano fatto i conti con Badje, il cui nome rimarrà per sempre negli annali rossoneri come colui che ha salvato la Lucchese dalla retrocessione. Poi sono saltate fuori alcune bottiglie di spumante per un brindisi collettivo. Questa salvezza vale come una vittoria di campionato.
Emiliano Pellegrini
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