Basket, i tifosi: "Le Mura non muoia"

Anche i "Baluardi de Le Mura", tramite il proprio consiglio direttivo, vogliono far sentire la loro voce sulla probabile scomparsa del Bassket Le Mura dal panorama cestistico nazionale. Incontriamo alcuni di loro fuori dalla cerchia muraria, dove, nel corso delle stagioni, abbiamo intervistato molte delle protagoniste che hanno vestito la canotta biancorossa e, sinceramente, un po’ di nostalgia ci prende quando la memoria torna a quei momenti.

"Per noi – esordiscono quelli del direttivo – la notizia dell’abbandono è stata un fulmine a ciel sereno, perché non avevamo alcuna avvisaglia della cosa. Anzi: l’ingaggio di Lisowa in coda alla stagione ci aveva convinto che la società sarebbe andata avanti. Invece quella conferenza stampa ci ha detto l’esatto contrario: vogliono chiudere! Perché la conferenza è stata intempestiva e, se davvero si voleva lanciare l’allarme, lo si doveva fare ad inizio stagione, annunciando che quello 2022’23 sarebbe stato l’ultimo campionato dell’attuale gestione. Così ci sarebbe stato il tempo per riflettere, organizzare, trovare soluzioni. Cosa si può fare, invece, in pochi mesi dall’annuncio? Probabilmente niente, perché le scadenze così ravvicinate non danno speranze di soluzione. E, allora, vien da pensare che il tutto ha un unico obiettivo: la chiusura definitiva.

"Noi abbiamo la sensazione, però, – aggiungono gli esponenti de “I Baluardi” – che all’interno della società Le Mura non tutti vogliano la cancellazione della storia. Ci appelliamo a questi dirigenti perché vengano fuori: continuate, lasciando andare quei dirigenti che non vogliono nessun futuro per il basket femminile lucchese. In questo contesto noi “Baluardi” ci dichiariamo disponibili, vista l’assoluta emergenza, a dare il nostro aiuto, sia sul piano economico che su quello umano, impegnandoci fattivamente all’interno della nuova società in ruoli operativi, se ciò si rendesse necessario. Non sarebbe nemmeno la prima volta: alcuni degli attuali dirigenti di Le Mura si sono avvicinati al basket iscrivendosi al nostro movimento. Poi ci appelliamo al Comune di Lucca, perché, se non riesce a risolvere la situazione creatasi, riesca a preservare la memoria di quello che è stato, facendo in modo che il titolo sportivo non venga ceduto, ma rimanga di proprietà della città di Lucca, perché il titolo è dei lucchesi".

"Non sappiamo come finirà – concludono gli esponenti del direttivo – , non sappiamo se mai si ripartirà, ma, se accadrà, dovremo ripartire con il nostro titolo. Ci preme anche ringraziare l’ex presidente Cavallo, perchè siamo consci di tutto quello che ha fatto in questi anni perché si andasse avanti. Faccia un ultimo sforzo: si elevi al ruolo di traghettatore per un’altra stagione in A1. Non importa se, alla fine, saranno zero vittorie e ventisei sconfitte; in questa stagione ci sarà il tempo per gettare le basi per una nuova partenza, cosa che oggi non c’è. Non si possono risolverei problemi in due-tre mesi. La Lucchese è lì a dare l’esempio. I vecchi dirigenti l’hanno gestita, stagione dopo stagione, fino a renderla appetibile e cederla: potrebbero entrare in Le Mura e, sfruttando la loro esperienza, fare la stessa cosa". Fin qui i "Baluardi", pronti a tutto pur di salvare Le Mura, accomunati da un amore non comune per questi colori che li porta da anni in giro per l’Italia a supportare le ragazze. Qualcuno raccoglierà il loro appello?

Antonio Piscitelli

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