
Chiara Franceschini insieme a "Lele"
Lucca, 8 maggio 2025 - Ci sono storie che nascono da un dolore, ma sbocciano come fiori rari, pronti a colorare di bellezza e significato anche i sentieri più difficili. È il caso di “Lulù, il fiore tutto blu”, la favola scritta da Chiara Franceschini - super mamma impegnata da anni nella lotta contro la malattia rara che ha colpito suo figlio - e animata con delicatezza e coraggio insieme a Gabriele Sestini e ai bambini della Scuolina Raggi di Sole di Lucca. Una storia che sarà letta e rappresentata venerdì 16 maggio alle 16.30 nella Sala Soci del negozio Coop.fi di Viale Puccini a Sant’Anna, per il ciclo di incontri “Venerdì in Bibliocoop”.
Quella di Chiara e Lele, però, non è solo una favola. È il riflesso di un’esperienza personale che ha trasformato la fragilità in poesia. “La storia nasce nel 2014 – racconta Chiara – mentre cercavo disperatamente una famiglia che avesse un figlio con la stessa rarissima malattia genetica del mio Gabriele, la polisomia XXXXY49.” Una diagnosi devastante arrivata in silenzio, subito dopo la nascita, che ha stravolto ogni certezza. Eppure Chiara non si è mai chiesta “perché proprio a me”, piuttosto “come posso aiutarlo?”
Da quella domanda nasce Lulù, il fiore blu che cresce in un campo di papaveri rossi. Una metafora potente che parla di diversità, di unicità e di bellezza. Lulù è un fiore che ha bisogno di più tempo per sbocciare, ma quando lo fa, mostra petali di un blu così intenso da incantare chiunque lo guardi con occhi nuovi. “È la storia di mio figlio e di tutti i bambini come lui – spiega Chiara – che faticano a trovare il proprio spazio in un mondo abituato al rosso brillante dei papaveri.”
La favola ha viaggiato, toccato cuori e raccolto consensi. È diventata lettura animata, costume, empatia. “La nonna di Gabriele, prima di morire, ci cucì a mano i petali blu che ancora oggi indossiamo per animare la storia. Ogni volta che vediamo una lacrima affacciarsi a una ciglia, sappiamo che abbiamo lasciato un segno. Che un seme è stato piantato.” E questo segno lo porteranno anche le bambine e i bambini della Scuolina Raggi di Sole che daranno voce e corpo alla favola di Lulù durante l’incontro a Lucca. Perché il messaggio è universale: ognuno di noi può essere un fiore raro, e ogni fiore ha diritto di sbocciare nel proprio tempo, con i propri colori. “E se il campo è rosso e noi siamo blu, non significa che non ci sia posto per noi. Anzi, forse siamo proprio noi a renderlo più bello.”
Tra sorrisi, petali e piccole mani che recitano con entusiasmo, il 16 maggio sarà un giorno speciale per chiunque voglia imparare a guardare con il cuore. E portarsi a casa, in silenzio, un seme di Lulù.