REDAZIONE LUCCA

Una nuova ridda di proteste. Mazzini sempre più un “caso“

Critiche alla decisione di Comune e Metro Srl di non rinnovare gli abbonamenti al parcheggio interrato in via Bacchettoni ai lavoratori del centro storico.

Una nuova ridda di proteste. Mazzini sempre più un “caso“

Non si ferma la protesta. Anzi. Non passa praticamente settimana in cui non si registrino prese di posizione e soprattutto critiche nei confronti della decisione di Comune e Metro Srl di non rinnovare gli abbonamenti per il parcheggio Mazzini ai lavoratori del centro storico.

"La riqualificazione di due aree in via dei Macelli, non sono iniziate e non è stata indicata nessuna data per la fine dei lavori, mentre per coloro che lavorano in centro, l’abbonamento non è rinnovabile da circa un mese - scrive una lettrice - . Il buon senso avrebbe magari suggerito di realizzare prima le aree di parcheggio alternative, e solo dopo, interrompere eventualmente il rinnovo degli abbonamenti. E’ necessario anche tenere presente che la zona dei Macelli è già molto utilizzata e non è affatto facile trovare un posto: ci sono filmati che mostrano la zona già completamente occupata la domenica mattina prima delle 7. Dovendo rispettare un orario di lavoro, sarà necessario partire 40 minuti prima per cercare posto".

"E’ ovvio che il parcheggio Carducci o quello della Stazione (sempre completo), o il parcheggio Palatucci, non sono possibilità alternative concrete: chi lavora nella zona di piazza San Francesco, via Elisa, via Santa Croce o alla fine di via Fillungo, si trova dalla parte opposta della città - conclude la lettrice - . Tra l’altro abbiamo verificato e documentato con foto che il parcheggio Mazzini non è così preso d’assalto da turisti o visitatori occasionali: non si raggiunge il pieno neppure nei momenti di maggiore affluenza in città, per esempio il sabato o la domenica pomeriggio. Il Comune e Metro srl non hanno mai accettato un incontro per chiarire le vere cause di questa interruzione di servizio improvvisa e immotivata".

Critiche arrivano anche da un lettore che lavora e vive in centro storico: "La recente abolizione della possibilità di abbonarsi al parcheggio Mazzini per i lavoranti dentro le Mura è una scelta che mi tocca personalmente avendo una collaboratrice familiare che deve raggiungere casa nostra ogni giorno, in ogni stagione dell’anno, in sicurezza - scrive Stefano Polidori - . Aggiungo che, oltre a dover raggiungere il posto di lavoro, ogni giorno deve anche andare a prendere e riportare a casa la mia bambina di 4 anni che frequenta un asilo fuori dalle Mura. Il parcheggio Mazzini rispondeva alle nostre esigenze in modo estremamente efficiente. Inizialmente ho immaginato che la scelta del Comune avesse delle chiare motivazioni e delle altrettanto chiare soluzioni per i lavoratori. Purtroppo, da quanto ho appurato, Metro Srl non ha nemmeno contezza del numero degli abbonamenti in questione, né una soluzione pronta per chi usufruiva dell’abbonamento. Si elimina un servizio, che credo dovrebbe essere un diritto, per favorire chi? Il turista che rimane in centro storico mezza giornata? L’albergatore che sicuramente può organizzare un servizio in modo diverso alla sua clientela? Oppure per salvaguardare i conti di Metro Srl che non mi pare ne abbia bisogno (utile ante tasse esercizio 2022 a 300.174 euro)?".

"Si abbia almeno la decenza di chiarire fino in fondo la questione - conclude Polidori - presentando dati a supporto di una scelta che al momento penalizza soltanto delle categorie (in particolare i lavoratori), senza avere un beneficiario preciso. Ho chiesto di essere ricevuto dal sindaco e dal suo Capo di Gabinetto per un approfondimento, ma al momento non si sono degnati di una risposta".

"Le commesse della zona est non sanno dove mettere le macchine - fa eco una lettrice - la Metro srl e il Comune non ci danno nessun tipo di scelta tranne il parcheggio dei Macelli e gli stalli blu fino alla farmacia peraltro sempre pieni e non sicuri le sere d’inverno: prima di parlare dovrebbero farsi un giro per rendersi conto".