Da "La Provinciale" con una giovanissima Lollo, al "Marchese del Grillo" fino ad arrivare ai più iconici film di Marcello Mastroianni con vinili che racchiudono colonne sonore che hanno fatto la storia, e non solo del cinema. Pezzi unici e di rara bellezza, alcuni addirittura mai stati affissi nei cinema o nelle strade. Una collezione da "Oscar", quella di Alessandro Orsucci, che finalmente è tornata a Lucca facendo fare a tutti un meraviglioso e malinconico tuffo nel passato.
Ma com’è cambiato, negli anni, l’hobby da collezionista di locandine del cinema?
"Purtroppo dagli anni Ottanta in poi il mestiere da cartellonista è andato sempre più a sparire, lasciando il posto alle grafiche create al computer. Gli artisti che si prestano a questo mestiere non ci sono più, o quasi. La mia collezione, iniziata con una fotobusta del film ‘Colazione da Tiffany‘, si ferma infatti agli anni Novanta, primi anni Duemila. Ho sempre collezionato manifesti e fotobuste del cinema italiano perché, rispetto a tutti gli altri, avevano una marcia in più. L’Italia ha avuto veri e propri maestri, per questo i manifesti del cinema italiano sono quelli più belli e collezionati al mondo. Per fortuna di recente molti artisti si sono cimentati nella rivisitazione di vecchie locandine, un fenomeno interessante che mi sta affascinando molto".
Da lucchese e amante del cinema sicuramente ha apprezzato la presenza di così tanti set nella sua città. Perché, secondo lei, Lucca è così ‘gettonata‘?
"Lucca oltre ad essere una città bellissima, con piazze, palazzi e scorci meravigliosi, è anche una città di immensa cultura. Sicuramente il merito va anche a tutte le amministrazioni comunali che in questi anni hanno sempre avuto l’intelligenza di supportare le produzioni andando a creare sinergie importanti e molto costruttive. C’è da dire che a Lucca abbiamo avuto anche grandi personalità come Mastroianni, la Sandrelli e molti altri che la Toscana ce l’hanno nel sangue e hanno aiutati a farla conoscere al mondo intero".
Al cinema, purtroppo, c’è sempre meno pubblico...
"In sala va sempre meno gente, è vero, ma i cinema secondo me si stanno riprendendo grazie anche alle campagne pubblicitarie che negli anni hanno creato Governo e amministrazioni. Per far tornare la gente al cinema bisognerebbe portarlo anche nelle scuole, come ha fatto di recente la Cortellesi. Il futuro sono i giovani, è a loro che va fatto conoscere. Molti di loro non sanno nemmeno chi è Alberto Sordi. Cinema non è solo intrattenimento, con i film si impara la storia, la geografia, a commuoversi e anche a ridere. Ha sicuramente tantissima concorrenza, ma guardare un film al computer è come bere Champagne con la cannuccia o in un bicchiere di plastica. E questo la gente lo sa".
Giulia Prete