Un maxi stabilimento a Montecarlo. Verallia sceglie Macchie San Pietro

L’azienda leader nel settore del vetro ha deciso di investire nel territorio con un nuovo polo da 120 milioni

Un maxi stabilimento a Montecarlo. Verallia sceglie Macchie San Pietro

Un maxi stabilimento a Montecarlo. Verallia sceglie Macchie San Pietro

La ricaduta, positiva, sarà anche su Montecarlo. L’azienda Verallia, leader nella produzione di bottiglie e barattoli in vetro, 150 dipendenti, ha avviato un piano di investimento da 120 milioni di euro per un secondo stabilimento, che sarà ubicato in località Macchie di San Piero, al confine tra Pescia e Montecarlo. Ma questo nuovo forno fusorio, come tecnicamente è definito, avrà degli effetti benefici anche sul paesino lucchese sulle colline, al confine con la Valdinievole. Sono infatti previsti i cosiddetti interventi compensatori e tra questi la sistemazione e il probabile allargamento del ponte sul torrente Pescia, (anche perché aumenterà il numero di mezzi pesanti che vi transiteranno) e la viabilità circostante, con un incrocio, ad esempio, molto pericoloso. Opere dell’importo complessivo di un milione di euro, finanziate in parte dalla Regione Toscana e per una quota dalla stessa impresa, oltre che dal Comune di Pescia.

Poi c’è l’aspetto occupazionale: la ditta curerà anche la formazione per gli addetti all’attività che prenderà il via e ci potrebbero essere anche montecarlesi. "Avevamo avuto diversi incontri tempo fa su questo argomento e da parte nostra nessun problema per l’ampliamento della vetreria – spiega il primo cittadino di Montecarlo Federico Carrara, – anzi siamo felici perché di solito espansione significa sviluppo, questa l’equazione, con beneficio automatico per la curva occupazionale. Ovviamente questo progetto avrà senza dubbio avuto tutte le garanzie sotto il profilo ambientale, dal punto di vista delle eventuali emissioni e quant’altro. Ci fa piacere e speriamo che per il ponte sia trovata una soluzione idonea al fisiologico aumento del traffico, in primis quello pesante".

C’è poi un’altra questione che investe direttamente il territorio del paesino lucchese: "Si tratta dell’attraversamento dell’elettrodotto, – aggiunge Carrara, – che da Marginone passa dal paese di San Salvatore e da via Colmata, ma troveremo senza dubbio una soluzione. Per il ponte, invece, frequentato da molti pendolari, bisognerà coordinarsi con il Comune di Pescia, poiché ci sarà da individuare una viabilità alternativa, senza contare che Piana e Valdinievole sono vasi comunicanti, sempre in osmosi, sempre in contatto a livello industriale e produttivo e quindi con la necessità di prevedere nuovi sbocchi".

Massimo Stefanini